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Un inverno così ogni 25 anni

15 feb 2010
Uno ogni 25 anni
Uno ogni 25 anni
Alcuni segni di cedimento dell’inverno si cominceranno a vedere da giovedì, ma solo per via delle temperature più miti. Fino alla fine di febbraio le perturbazioni ci terranno compagnia. Le giornate di freddo e pioggia lasceranno il posto ad improvvise schiarite, ma col sole che si fa desiderare. L'inverno 2010, che secondo gli esperti sarà ancora lungo, porta con sè una ulteriore conseguenza: il 'mal di meteo' che affligge circa 1 persona su 4 con ripercussioni su umore, sonno e rendimento lavorativo. Un 'male' che, sembra, abbia avuto precedenti tra personaggi illustri come Mozart e Napoleone. I più colpiti, "sono innanzitutto bambini e giovani, nella fascia di età 10-30 anni, e nell'80% dei casi questo disturbo riguarda le donne''. Ma quali sono le cause? "Molto dipende dalla ridotta esposizione alla luce solare e da un conseguente 'sfasamento' a livello ormonale'', spiegano gli psichiatri. Ma l'apatia causata dal brutto tempo si deve anche ad un altro fattore: in queste condizioni l'organismo produce infatti anche un minor numero di endorfine (le sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di proprietà analgesiche) con un notevole abbassamento della soglia del dolore, e tutte le conseguenze che questo comporta (malumore, nervosismo, facile irritabilità, tristezza). Infine non prendete in giro chi dice 'se oggi ho male alle ossa domani piovera''. L'aumento dell'umidità atmosferica, secondo i ricercatori, determina un cambiamento della viscosità del lubrificante delle giunture ossee. Così le articolazioni si gonfiano e si avverte dolore.

Sonia Tura

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