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"La funivia sammarinese è sicura", garantisce AASS. Ecco le differenze con l'impianto di Mottarone

di Monica Fabbri
26 mag 2021
Sentiamo Raoul Chiaruzzi e Fabio Giardi
Sentiamo Raoul Chiaruzzi e Fabio Giardi

Il piccolo Eitan ha riaperto gli occhi. E' l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, che ha causato la morte di 14 persone, compresi due bambini. Dopo una notte di interrogatori, la svolta: gestore dell'impianto, direttore e capo operativo hanno ammesso di non aver attivato il freno per evitare disservizi e blocchi. Insomma, quella strage poteva essere evitata. L'Italia intanto si interroga sulla sicurezza, puntando i riflettori su manutenzione, età degli impianti, sistemi di frenata. E' una storia che si ripete, lo abbiamo già visto con il crollo del Morandi, a cui seguì l'elenco dei ponti e viadotti a rischio. Anche San Marino ha una sua funivia e quanto è accaduto non ha lasciato indifferenti, tanto che AASS, cui è affidata la gestione, si è sentita di rassicurare tutti: la funivia è stata completamente ristrutturata tra il 2016 e il 2017 – spiega il Direttore Raoul Chiaruzzi – mentre nei mesi di febbraio/marzo sono state fatte ulteriori attività di revisione e controllo quinquennale delle macchine e quindi, anche grazie alla professionalità dei ragazzi che giornalmente conducono l'impianto, mi sento assolutamente di rassicurare tutti nostri utenti e clienti”.



 La funivia sammarinese trasporta mezzo milione di passeggeri all'anno ed effettua circa 21.000 corse. Ma quali sono le differenze sostanziali fra l'impianto di Borgo e quello di Stresa? “La nostra è a doppia portante e non a portante singola” – spiega il responsabile Fabio Giardi. “ Sulle portanti sono presenti quattro freni idraulici che si chiudono in caso di guasti come quello avvenuto sul Mottarone, ovvero la rottura della fune traente. Nel caso nostro abbiamo quattro pinze che si chiudono sulle fune portanti e che impediscono alla vettura di scivolare verso valle. Quindi, nel caso in cui si rompesse la fune traente che è un evento remoto, la funivia si bloccherebbe immediatamente. Un'altra differenza è che avendo due funi portanti e una sospensione tradizionale, non a C come quella di Stresa, è impossibile che la vettura sbalzi dalle funi cadendo di sotto”. Domani, a partire dalle 19:00, l'impianto sarà chiuso al pubblico per un'esercitazione di evacuazione dei passeggeri. La concomitanza con la tragedia in Piemonte è puramente casuale. Quell'esercitazione era già stata programmata. “Serve per istruire il personale di servizio che viene assunto nel periodo estivo – spiega Chiaruzzi. D'Estate la funivia amplia il proprio servizio quindi il personale deve essere in grado di garantire la sicurezza dell'impianto”.




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