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Rimini, il Primario del Pronto soccorso lamenta troppi accessi impropri

21 giu 2014
Rimini, il Primario del Pronto soccorso lamenta troppi accessi impropri
Rimini, il Primario del Pronto soccorso lamenta troppi accessi impropri
Il Primario del Pronto Soccorso riminese, Marco Galletti, invoca un patto di responsabilità con i cittadini, per un uso più corretto della medicina di emergenza. Su 74 mila e 300 pazienti visitati dai Pronto Soccorso di Rimini, Novafeltria e Santarcangelo, infatti, solo 17 mila e 600, vale a dire appena un quarto, avevano realmente bisogno di interventi d'urgenza. Per gli altri 57 mila circa, si è trattato di accessi impropri. Una situazione che finisce per congestionare il lavoro degli ambulatori e allungare notevolmente i tempi d'attesa. “Anche se – sottolinea il dottor Galletti – coloro che hanno atteso più di sei ore, cioè i codici di minor gravità, sono stati, nel 2013, meno di mille”. In definitiva, un paziente su cinque, visitato nelle tre strutture di Pronto Soccorso dell'Asl riminese, aveva realmente necessità di cure immediate, mentre gli altri quattro avrebbero dovuto rivolgersi al medico di famiglia o alla guardia medica. “Sarebbe importante – conclude il Direttore dell'Unità Operativa – un patto con i cittadini. Un utilizzo più corretto dei servizi di emergenza, consentirebbe una qualità delle cure ancora migliore”.

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