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Saldi: il 5 gennaio al via in Italia, già partiti a San Marino

L'esperto di retail Massimiliano Alvisi: "Saranno saldi in linea con le aspettative degli anni precedenti". Fa discute la proposta avanzata nei mesi scorsi di Confesercenti di spostare i saldi da gennaio a febbraio

di Giacomo Barducci
2 gen 2024
Nel servizio l'intervista a Massimiliano Alvisi (Esperto retail)
Nel servizio l'intervista a Massimiliano Alvisi (Esperto retail)

Anno nuovo e saldi invernali alle porte: domani la Valle d'Aosta apre la strada e dal 5 gennaio gli sconti arrivano in tutte le altre regioni italiane. Saranno 15,8 milioni le famiglie che, secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, si dedicheranno allo shopping: in media verranno spesi 137 euro a persona, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. "Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani - spiega il presidente di Federazione Moda Italia - Confcommercio, Giulio Felloni - dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell'inflazione". Fa discute la proposta avanzata nei mesi scorsi di Confesercenti di spostare i saldi da gennaio a febbraio: tra i motivi il calo delle vendite dei capi invernali per l'aumento delle temperature.

"È assolutamente una necessità dei commercianti - spiega Massimiliano Alvisi, esperto retail - perché con, in primis il cambiamento climatico, l'esigenza del consumatore è di comprare sempre di più per quello che gli serve e sempre meno per le esigenze produttive. Il tempo quindi di vendere un prodotto acquistato a prezzo pieno nel suo modo migliore è stato veramente corto".

A San Marino saldi al via già da ieri nella maggior parte dei negozi. Resta il nodo acquisti online che continuano, afferma la presidente USC Marina Urbinati, a mettere in grossa difficoltà gli esercenti.

"I saldi secondo me - aggiunge Alvisi - saranno saldi in linea con aspettative degli anni precedenti. Non credi ci sia un particolare risultato positivo o negativo. Si va più che altro a tracciare un bivio molto grande tra negozianti moderni e classici, non per il prodotto ma per l'approccio al mercato".

Nel servizio l'intervista a Massimiliano Alvisi (Esperto retail)





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