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Direttivo Flia su legge sviluppo: Manifatturiero e fatturiero?

5 lug 2017
Direttivo Flia su legge sviluppo: Manifatturiero e fatturiero?
Si è riunito nella giornata di ieri il Direttivo della Federazione Industria della CDLS. Due le questioni affrontate: la legge sullo sviluppo e l’assestamento di bilancio, in particolare sulla norma che prevede l’innalzamento della tassazione sui redditi da pensione.
La proposta di legge sullo sviluppo prevede la liberalizzazione delle assunzioni dei frontalieri e contemporaneamente aumenta il costo del lavoro. Per il Direttivo FLIA il combinato disposto non comporterà affatto un aumento dell’occupazione interna, che avrebbe invece necessità di programmi mirati di formazione e riqualificazione al fine di far coincidere la domanda di lavoro con l’offerta. Le imprese infatti non assumono sulla base della provenienza anagrafica ma su criteri legati alle competenze disponibili. Pertanto la strada da percorrere è quella già avviata dal CFP che prevede indagini sui bisogni formativi delle imprese. Iniziativa che, a parere della FLIA, va implementata e tradotta in corsi di formazione e in processi di crescita professionale. Il Direttivo FLIA evidenzia inoltre che la norma relativa alle residenze contenuta nel progetto di legge sullo sviluppo, appare inadeguata e rischia di aprire le porte a micro aziende che nulla hanno a che fare con la produzione di beni e servizi, esattamente come è accaduto nel recente passato.
Il Direttivo dell’Industria della Confederazione Democratica ha preso posizione anche sulla norma prevista dalla legge di assestamento del bilancio che stabilisce un cospicuo aumento della tassazione sulle pensioni a partire dai 30mila euro annui. Per la FLIA non è accettabile intervenire sulle pensioni in fase di assestamento di bilancio. Qualunque modifica che riguardi le pensioni può essere fatta esclusivamente nell’ambito del confronto sulla riforma pensionistica.
Il vertice della Federazione Industria ha posto infine l’accento sul metodo con cui si sta sviluppando il confronto nei vari tavoli. Confronto che fino ad adesso non ha prodotto risultati accettabili poiché tutto spostato sulla forma piuttosto che sulla volontà di condividere possibili soluzioni.

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