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Jo Cox, una di noi

17 giu 2016
Jo Cox, una di noi
Jo Cox, una di noi
L’assassinio di Joanne Cox fa ben oltre il tremendo gesto di un uomo, mentalmente disturbato, il cui pensiero principale era quello di dimostrare la supremazia di una porzione malata di persone (dalle indagini si tratterebbe di un gruppo neonazista) che credono di dover dimostrare come la loro fragilità di pensiero così non sia. Lo fanno colpendo con estrema brutalità chi si trova sola, nel momento della vigliacca aggressione, impossibilitata ad una pur minima difesa.
Così è stato per Joanne Cox, parlamentale inglese Laburista, una di noi.
Una donna che si stava spendendo in un forte impegno in tutto il mondo, a sostegno di campagne umanitarie e attività di beneficenza per combattere la povertà, la sofferenza e la discriminazione. Del suo amore per il prossimo, per il più debole, ne hanno usufruito, tra le altre, organizzazioni come Oxfam, Save The Childern e la National Society for the Prevention of Cruelty to Children.
Joanne Cox era convinta che i più vulnerabili andassero sempre e comunque aiutati. Innumerevoli i modi per farlo e le occasioni per chi ha, come credo, questi indissolubili principi: dai diritti delle donne all’Africa (in particolare per il Congo), ai rifugiati siriani.
Che aggiungere, se non che l’attacco non era a Jo Cox pro Europa.
Sotto attacco dunque non solo la Brexit (elemento scatenante la furia omicida) ma anche gli ideali della parlamentare britannica impegnata nel raggiungere, appunto, un traguardo che speriamo essere sempre più vicino.
Quello di un mondo dove libertà, uguaglianza, solidarietà abbiano la meglio sull’inciviltà, la negazione dell’altro; situazioni che la furia omicida ha cercato di spezzare.
Sicuramente senza riuscirvi.


Comunicato Stampa di Marina Lazzarini, Segretario PSD

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