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Omicidio colposo: condannato il 44enne di Pennabilli che investì una donna a Dogana

18 feb 2019
Il luogo dell'incidenteOmicidio colposo: condannato il 44enne di Pennabilli che investì una donna a Dogana
Omicidio colposo: condannato il 44enne di Pennabilli che investì una donna a Dogana - L'incidente mortale avvenne 2 anni fa, sulla superstrada, nei pressi del confine. Questa mattina la...
Quel passaggio pedonale è pericoloso; anche di recente si è verificato un sinistro mortale proprio su quelle strisce”. Lo ha ricordato il Procuratore del Fisco nella requisitoria, conclusasi con una richiesta di condanna per il 44enne di Pennabilli che – l'11 luglio del 2017 – investì Anna Marani: 86enne di Dogana. L'uomo era in sella ad un maxi-scooter e percorreva il tratto ascendente di via Tre Settembre. Giunto all'altezza di Piazza Tini, vedendo l'autovettura che lo precedeva rallentare, si spostò sull'altra corsia: solo a quel punto si rese conto che – proprio di fronte a lui – vi era la pensionata, che stava correttamente attraversando la strada sulle strisce. La brusca frenata si rivelò comunque tardiva: l'anziana venne colpita dalla parte anteriore del motociclo e cadde a terra, riportando gravi lesioni; dopo 2 giorni il decesso. Vista anche l'evidenza dei fatti, le parti – questa mattina - hanno rinunciato all'escussione dei testimoni; il 44enne, inoltre, aveva già risarcito i prossimi congiunti della vittima; per cui non vi è stata costituzione di Parte Civile. L'avvocato difensore ha chiesto l'applicazione del minimo della pena, affermando che il suo assistito non effettuò un vero e proprio sorpasso, ma “schivò”, “in modo quasi automatico”, l'auto che – davanti a lui – si stava fermando, per concedere la precedenza alla pensionata. L'imputato, ha poi concluso il legale, è rimasto segnato da questa tragedia. Il Commissario della Legge Battaglino ha infine deciso per una condanna a 9 mesi di prigionia – come richiesto dal PF -, con la sospensione condizionale della pena. Vicenda giudiziaria che, a prescindere da ogni altra considerazione, pone nuovamente in luce il tema del rischio rappresentato da alcuni attraversamenti pedonali a raso sulla Superstrada.

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