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Cannes: vince Delon

Domenica tutta sul vecchio divo francese e il controverso premio alla carriera mentre nel pomeriggio in concorso anche PORTRAIT OF LADY di Célin Sciamma

di Francesco Zingrillo
18 mag 2019
Alain Delon
Alain Delon

Cannes è con Delon perché veramente la sua carriera non si discute: poco spazio alle femministe americane critiche contro l'uomo di destra, omofobo -secondo loro- e maschilista (sempre dal punto di vista di “Women and Hollywood”) perché questo è un festival di un certo femminismo... artistico (vedi il film storico di oggi sul magnetismo fatale tra donne nel XVIII secolo). PALME D'HONNEUR 2019 al bel Alain, dunque, creata per Bertolucci e andata a un'icona maschile intramontabile almeno sullo schermo. PORTRAIT OF LADY ON FIRE di Céline Sciamma tutto al femminile parla d'amore tra 2 donne (una pittrice e una sposa). La prima obbligata a ritrarre in posa da matrimonio l'altra non senza reciproca attrazione nella provincia bretone del 1760. Annunciati domani lunedì, inoltre, Abel Ferrara con il suo alter ego filmico (insieme in 6 titoli) Willem Dafoe in TOMMASO scritto così in italiano e traducibile in TOM (girato a Roma in casa sua con moglie e figlia di 3 anni: bellissime entrambi). Tra autobiografia e follia Ferrara racconta la sua rinascita romana dopo le dipendenze di una vita dice: “pensano che sia vecchio e lento ma ho la dinamite addosso” perché un italiano del Bronx resta sempre del Bronx.

fz


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