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San Marino Patrimonio Umanità, Tamagnini: “Fu un percorso durissimo e splendido”

A distanza di 15 anni, il ricordo e le emozioni dell'allora Ambasciatore di San Marino presso l'Unesco, Edith Tamagnini, per un traguardo che ancora oggi considera un punto di partenza

di Annamaria Sirotti
7 lug 2023

7 luglio 2008: il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, in Quebec per la 32a sessione, delibera l’iscrizione del Centro Storico di San Marino e del Monte Titano nella Lista del Patrimonio dell’Umanità. Un lungo iter per arrivare al riconoscimento internazionale, che oggi Edith Tamagnini ricorda così:

“Durissimo e splendido. Posso dire solo questo, perché è stata una battaglia contro i poteri forti, quelli non mancano mai. San Marino è Patrimonio dell'Umanità per due ragioni fondamentali: per il suo patrimonio e le sue tradizioni, quindi, il patrimonio intangibile che viene ovviamente sempre incorporato e rivissuto nel patrimonio architettonico e monumentale del suo Centro Storico e del suo paesaggio. E San Marino è patrimonio dell'umanità perché siamo testimonianza di una civiltà vivente e credo che non ci possa essere una vittoria più bella”.

La conquista di allora sul piano della diplomazia e dei rapporti con gli Stati, ma in parallelo, l'emozione. Quella, viva ancora oggi: “Io mi emoziono sempre tanto, perché adoro il mio Paese e quello che posso dire è che quando mi sono resa conto che gli Stati che ci hanno votato contro si sono dovuti rimangiare il loro voto ho capito che finalmente questa vittoria diventava un grandissimo punto di partenza. Prima di tutto devo ringraziare i nostri concittadini che hanno sempre partecipato e sentito molto questo riconoscimento, ringrazio le istituzioni e posso dire semplicemente una cosa: San Marino ha bisogno di andare avanti, di progredire sempre di più attraverso la cultura e i valori istituzionali e ha bisogno del rispetto e dell'amore di tutti”.





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