E’ il primo strumento di conoscenza del quadro economico della Repubblica di San Marino, della sua imprenditoria, dell’andamento del mercato. Il rapporto sull’economia sammarinese, voluto dalla Camera di Commercio, prende in esame quasi 2.300 aziende dei quattro settori che caratterizzano l’attività economica del Titano: la produzione, il commercio all’ingrosso, quello al dettaglio, i servizi. Un’indagine sui bilanci delle società che consente di valutare l’andamento e le modificazioni di mercato dal 2003 al 2004. Un lavoro importante sul quale ha messo l’accento il Presidente della Camera di Commercio, Enzo Donald Mularoni, apprezzato dai Segretari di Stato all’Industria Felici e alle Finanze Mularoni. 'Il sistema economico sammarinese – ha dichiarato Claudio Felici – ha una grossa carenza: quella della capacità di comunicare all’esterno le propria situazione reale, le proprie opportunità. Questo – ha aggiunto – è uno strumento che ci consentirà di colmare questo gap. Nella lettura dei dati – ha evidenziato Felici – si dimostra una disomogeneità del settore commercio, rispetto ad altri; questo – ha sostenuto – sarà uno dei punti sui quali concentrare la nostra analisi”. “E’ un lavoro – gli ha fatto eco Pier Marino Mularoni – che può aiutarci ad identificare lo stato della nostra economia al di là delle sensazioni, facendoci conoscere attraverso i numeri quali sono i settori in sofferenza e quali invece quelli in espansione. Questo – ha concluso – ci consentirà di fare una analisi seria del nostro sistema e di individuare gli strumenti di intervento più appropriati”. Il fatturato complessivo, mettono in evidenza i dati elaborati, ha registrato un aumento medio del 13,3%; mentre l’utile delle imprese è sceso rispetto all’anno precedente. Gli investimenti sono concentrati soprattutto nel settore produttivo, ed è questo il segmento che più di altri ha saputo trasformare l’aumento di fatturato in aumento di utile proporzionale. Tutti i settori – afferma lo studio della camera di Commercio - hanno evidenziano un aumento di fatturato e di utile, tranne il commercio al dettaglio che è in controtendenza con un aumento di fatturato a cui non corrisponde un aumento degli utili.
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