
La situazione è fluida, anche se le posizioni sono nette. Per il caso Almasri le aule parlamentari sono state sospese fino a martedì, dopo una serie di proteste: lo hanno deciso le conferenze dei capigruppo su richiesta delle opposizioni, che non hanno proprio digerito l'annullamento delle informative previste già da tempo, da parte dei ministri Nordio e Piantedosi, sul caso Almasri. “Abbiamo saputo dell'annullamento dalla stampa, inaccettabile”, dicono. I ministri della Giustizia e dell'Interno, insieme alla presidente Meloni e al Sottosegretario Mantovano, risultano indagati per favoreggiamento e peculato dal Procuratore Lovoi, per aver prima arrestato e poi rilasciato, e riaccompagnato in Libia con volo di Stato, il comandante Almasri, accusato di torture e omicidi nel suo Paese. Oggi, alla Camera, anche una conferenza stampa di torturati nel lager di Mitiga, che chiedono la cessazione immediata di ogni accordo tra Italia e Libia. E' stata la presidente Meloni a parlare di avviso di garanzia, ma l'Associazione magistrati precisa “è un atto dovuto, significa solo che la denuncia non è stata ritenuta manifestamente infondata. Le istituzioni disinformano – continua l'Anm – non c'è correlazione con le proteste sulla riforma della giustizia”. Ma la maggioranza non ci crede. La denuncia è stata presentata dall'avvocato Li Gotti, per Meloni “amico di Romano Prodi”, ma risulta aver iniziato l'attività politica col Movimento sociale italiano (Msi) con una lunga militanza a destra. Le opposizioni scrivono al presidente della Camera Fontana per mettere in calendario una informativa della presidente del Consiglio, che nel frattempo si è affidata alla difesa dell'avvocata Bongiorno, senatrice Lega. Per la minoranza Meloni “Si sottrae al confronto nella sede preposta, non ci sono giustificazioni”. E Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle, attacca ancor di più.
Nel video le interviste a Raffaele Speranzon, senatore Fratelli d'Italia; Stefano Candiani, deputato Lega; l'intervento di Giuseppe Conte, presidente Movimento 5 Stelle