Logo San Marino RTV

Da febbraio corsa al voto per amministrative ed europee, banco di prova per i partiti

la corrispondenza di Antonello De Fortuna

12 gen 2024
SRV_POLITICO_ITALIA_1930_12012024_OK
SRV_POLITICO_ITALIA_1930_12012024_OK

A febbraio, con il voto alle regionali sarde, inizierà una tornata elettorale che andrà avanti fino all'autunno: a marzo urne aperte in Abruzzo, poi toccherà alle regioni Basilicata, Piemonte e Umbria, con date ancora da stabilire. A Giugno - il 9 - si rinnova il Parlamento Europeo. Per l'Italia si tratterà di un vero e proprio “Election day”, oltre al Parlamento di Strasburgo, i cittadini di 3700 comuni saranno chiamati a votare sindaco e Consiglio comunale. Tra questi 6 capoluoghi di regione: Firenze, Perugia, Bari, Campobasso, Potenza e Cagliari.

Per le forze politiche sarà un banco di prova, e di conta, fondamentale; per questo, nelle coalizioni, la battaglia per le candidature è già al 'calor bianco'. Soprattutto nel centrodestra, chiamato all'unità ma nel quale Fratelli d'Italia, che in pochi anni ha ribaltato i rapporti di forza diventando primo partito, chiede maggiore spazio.

In Sardegna braccio di ferro tra Meloni, che vorrebbe candidare il sindaco di Cagliari, Truzzu, e Salvini che punta a riproporre l'attuale Governatore, Solinas. Un duello che potrebbe riproporsi per Piemonte e Umbria; mentre per la Basilicata ci sarà l'inserimento di Tajani, che ha un pretendente tutto suo. Sullo sfondo anche il Veneto, dove si vota nel 2025, ma dove l'uomo di Salvini - Zaia - per ripresentarsi ha bisogno di una legge che tolga il limite ai due mandati. Importante al punto che - su questo - la Lega gioca d'anticipo e forza la mano agli alleati, presentando in Commissione Affari Costituzionali della Camera la norma che toglie il tetto alla rielezione dei Presidenti di Regione, con il beneplacito anche dei Pd De Luca ed Emiliano.






Riproduzione riservata ©