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Migrazioni e Africa, i punti di Giorgia Meloni all'Onu: "Guerra ai trafficanti"

Il presidente del Consiglio nel suo discorso all'Assemblea generale: "Rifiutare ogni ipocrisia, le Nazioni Unite non possono voltarsi dall'altra parte"

21 set 2023
Migrazioni e Africa, i punti di Giorgia Meloni all'Onu: "Guerra ai trafficanti"

All'Assemblea generale dell'Onu, convocata a New York dal presidente di turno albanese Edi Rama, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni pone l'accento su migranti e Africa. "Davvero un'organizzazione come questa, che afferma nel suo atto fondativo 'la fede nella dignità e nel valore della persona umana', può voltarsi dall'altra parte di fronte a questo scempio?" e lancia l'appello ad agire "tutti insieme" per contrastare i "trafficanti di esseri umani".

In Africa "c'è stato spesso un approccio predatorio, ma adesso occorre invertire la rotta", spiega Meloni. L'Africa "non è un continente povero. È al contrario un continente ricco di risorse strategiche. Detiene la metà di quelle minerarie del mondo, tra cui abbondanti terre rare, e il 60% delle terre coltivabili, spesso inutilizzate. L'Africa non è un continente povero, ma è stato spesso ed è ancora un continente sfruttato”. Ed ora “occorre invertire la rotta". Come? Creando “un modello di cooperazione”, affinché le nazioni africane possano crescere e prosperare. Perché l'Africa – afferma - “non ha bisogno di carità, ma di essere messa in condizioni di competere ad armi pari, di investimenti strategici che leghino i destini delle nazioni con progetti reciprocamente vantaggiosi”.

La difesa delle Nazioni, delle identità, delle patrie, l'uso della ragione e non della forza, come chiavi per affrontare "insieme" le sfide di un'epoca "complessa", tornando allo spirito dell'Onu delle origini. Non solo per la guerra in Ucraina, di fronte alla quale l'Italia "ha scelto da che parte stare". Ma soprattutto per governare le migrazioni, un tema che coinvolge tutti.

L'altra sfida, che sarà tra i temi al centro del G7 a guida italiana, è quella dell'intelligenza artificiale che rischia di avere effetti "devastanti" sul lavoro e non può essere "una zona franca". Bisogna, dice Meloni, "dare un'etica agli algoritmi". Non bisogna dimenticare, dice in sintesi chiudendo il suo intervento, quello che proprio all'Onu aveva indicato Papa Giovanni Paolo II, "cioè che l'attività politica, nazionale e internazionale, viene "dall'uomo", si esercita "attraverso l'uomo" ed è "per l'uomo".





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