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Progetto Fileni a Maiolo, spunta il documento del 2019: “Tutti i sindaci sapevano”

Subito all'attacco il Pd di Novafeltria che chiede le dimissioni del sindaco Stefano Zanchini: “Ha mentito ripetutamente, ingannando i cittadini”

6 set 2023
Progetto Fileni a Maiolo, spunta il documento del 2019: “Tutti i sindaci sapevano”

Il documento, diffuso dal comitato contrario alla creazione di un nuovo stabilimento di polli a Maiolo, sta avendo strascichi nella vallata. Datata dicembre 2019, la lettera a firma di Giovanni Fileni, fondatore e attuale presidente della società di carni avicole, all'Unione dei Comuni, dimostrerebbe – nelle intenzioni del “Comitato PER la Valmarecchia” - che tutti i sindaci fossero perfettamente al corrente del progetto in località Cavallara. “I sindaci della vallata, tutti, hanno avallato il progetto, almeno tacitamente, evitando – scrive in un post il Comitato – di informare la popolazione di ciò che si stava consumando”.

Immediata la reazione del Pd di Novafeltria che ha chiesto le dimissioni del sindaco Stefano Zanchini, presidente, all'epoca del documento, proprio dell'Unione Comuni Valmarecchia. “Ciò prova al di là di ogni ragionevole dubbio che Zanchini ha mentito ripetutamente a proposito della questione, negando di essere stato a conoscenza del progetto fino a cose fatte, provando a scaricare le responsabilità, lavandosene le mani e – così facendo – ingannando i cittadini”, scrivono i dem che spingono sulla questione morale. E continuano: “Quando un amministratore pubblico mente nell’esercizio delle proprie funzioni viene meno il patto di fiducia che sta alla base del suo incarico”.

Che tutti i sindaci fossero a conoscenza del progetto Fileni lo conferma, sulle pagine del Corriere Romagna, anche Marcello Fattori, primo cittadino di Maiolo. Dai colleghi, afferma, “mi aspettavo un po' di coraggio”. Poi smorza le polemiche, spiegando come il nuovo allevamento “non è certo impattante come il precedente”, non attivo dal 2009 e crollato parzialmente a causa del nevone del 2012. L'impatto visivo verrà infatti mitigato dai colori scelti dalla Sovrintendenza. E per dimostrarlo è stato deciso di lasciare “in piedi un vecchio capannone, in via momentanea, per mostrare tramite documentazione fotografica le differenze fra i primo e il dopo”.





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