I toni dei sindacati restano critici sulla legge di bilancio, alla vigilia del voto in aula consigliare. Al Segretario di Stato alle Finanza hanno rinnovato le loro osservazioni e le proposte per ammorbidire misure che reputano carenti sul piano dello sviluppo del Paese e penalizzanti per i lavoratori. Contestano la tassa sui frontalieri e l’addizionale straordinaria sull’IGR, ma anche l’assenza di riforme strutturali. Lamentano un Governo sordo alle loro istanze, concentrato su esigenze diverse da quelle dei sindacati. Non escludono la possibilità di azioni di protesta, non solo per gli aspetti di carattere tributari, ma per una serie di nodi che restano sul tavolo. Non meno critiche le categorie economiche, Associazione Industriali in testa, che non esitano ad esprimere un giudizio negativo sull’impianto della legge di bilancio. Manca un piano di sviluppo, sostengono, e servono interventi più decisi sul piano del contenimento della spesa. Anche le banche insistono sui conti pubblici e sulla necessità di perseguire il pareggio. Si dicono disponibili a portare il loro contributo per il rapporto con l’Italia, nella consapevolezza che ci sia ancora tanto da fare per affrontare al meglio una crisi violenta che attraversa le economie mondiali.
Nel video le interviste a Giuliano Tamagnini, segretario Csdl, Marco Tura, segretario Cdls, e Francesco Biordi, segretario Usl; Carlo Giorgi, ANIS; Pio Ugolini, UNAS; Pier Paolo Fabbri, ABS
Sergio Barducci
Nel video le interviste a Giuliano Tamagnini, segretario Csdl, Marco Tura, segretario Cdls, e Francesco Biordi, segretario Usl; Carlo Giorgi, ANIS; Pio Ugolini, UNAS; Pier Paolo Fabbri, ABS
Sergio Barducci
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