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Consiglio: in prima lettura la riforma delle Giunte di Castello

In aula anche il primo passaggio della legge su chi debba giudicare quando tutti i giudici competenti si astengono o vengono ricusati

di Luca Salvatori
1 giu 2020
Consiglio: in prima lettura la riforma delle Giunte di Castello

In seduta serale prosegue il dibattito sul progetto di modifica della legge sulle Giunte di Castello. Il testo è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da alcuni Capitani di Castello e membri delle nove amministrazioni locali. Cinque le novità principali, rispetto alla situazione attuale: la riduzione da 9 a 7 dei membri di Giunta; la possibilità, per i Capitani, di delegare per l’esecuzione delle delibere, altri membri di Giunta o il Segretario; la specificazione dei servizi locali di cui le Giunte si devono occupare; il parere della Giunta vincolante e non solo consultivo; la destinazione diretta alla Giunta dei fondi statali, senza intermediazione dell’AASLP. Da parte di tutte le forze politiche il progetto di legge è stato accolto positivamente riconoscendo la necessità di maggiore autonomia degli enti locali ma diversi consiglieri hanno espresso riserve su alcuni aspetti, come il parere vincolante, ed è verosimile che quindi pervengano emendamenti con modifiche tra la prima e la seconda lettura. L’aula ha poi esaminato in prima lettura il progetto di legge, richiesto da un’ordinanza perentoria del Collegio Garante, che stabilisce chi debba giudicare quando tutti i giudici competenti si sono legittimamente astenuti o sono stati ricusati. Il progetto di legge, presentato dal Segretario di Stato Ugolini, assegna tale competenza ai Giudici per la responsabilità civile.


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