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Giustizia: approvato a maggioranza l'Odg di Ssd, Rf e C10, respinto invece con 29 contrari quello delle opposizioni

16 mar 2018
aula consigliareConsiglio: si chiude il dibattito sulla giustizia
Consiglio: si chiude il dibattito sulla giustizia - Approvato a maggioranza l'Odg di Ssd, Rf e C10, respinto invece con 29 voti contrari e 20 a favore q...
Come su un ring maggioranza ed opposizione se le danno di santa ragione. Al termine del lungo dibattito passa l'Odg della maggioranza.
“Sul colpo di stato – dice Elena Tonnini- non abbiamo cambiato idea”. Per Rete la Pierfelici è stata condannata prima che dimostrasse quello che stava sostenendo, così come non è stato dato ai membri della commissione la possibilità di fare chiarezza attraverso i verbali.
A questo si aggiunge anche l'accusa di aver revocato l'incarico al magistrato dirigente tramite un'interpretazione della legge. Se infatti la maggioranza rivendica la legittimità di quell'atto, la Dc parla di forzatura. “Al dirigente del tribunale – precisa Giancarlo Venturini – si applicano le prerogative dei magistrati. L'unico strumento legittimo era l'istituto del sindacato”.
“Non sono qui a valutare la forma” – commenta il consigliere di Repubblica Futura Pierluigi Zanotti - “ma nemmeno voi avete competenza giuridica per valutare se sia legittima la revoca”. La questione di sostanza – spiega – è che esiste una spaccatura fra i giudici e questo si ripercuote sul tribunale. Dovevamo fare finta di niente?”
Il Partito Socialista punta il dito contro il Segretario alla Giustizia. Lo accusa di non aver esercitato una mediazione. Denise Bronzetti gli chiede se nel Consiglio Giudiziario Ordinario sia stato garantito il contraddittorio alla Pierfelici. “È l'abc della giustizia”.
Tentativi di mediazione sono stati fatti fino agli ultimi giorni da magistrati che si conoscono da decenni. Eppure non sono riusciti a trovare una soluzione” spiega Giuseppe Morganti. “Il nostro obiettivo – continua - è che organi della magistratura funzionino. A rilevare l'impasse in tribunale sono stati gli stessi magistrati a cui la politica ha chiesto di prospettare soluzioni. Il Consiglio Ordinario ha sciolto il nodo. Quello Plenario non poteva che ratificare quanto deciso”. Definisce Ferroni uomo dello Stato, personaggio autorevole in grado di dare stabilità e riappacificare le parti. Cosa che sta già facendo”.
Il Segretario Renzi ribadisce che è il Consiglio Giudiziario Plenario l'organo a dover dirimere rapporti fra poteri dello stato. “La Commissione Giustizia cosa avrebbe potuto o dovuto fare – chiede - se non rimettere tutto nel solco della legge? Non è un' interpretazione – afferma - è scritto nero su bianco”.
Mimma Zavoli non vuole passi il messaggio che ci siano distorsioni per cui non sono credibili e legittimate le decisioni assunte in Commissione Giustizia e nei Consigli Ordinari e Plenari. “Sono legalmente costituiti – rimarca - e si muovono in ambito democratico”.
Ma per Giancarlo Capicchioni la politica non ha fatto quanto le spettava e la commissione se ne è lavata le mani.
“Abbiamo lasciato che fossero i magistrati a decidere. Avete avvallato che fosse giusto cacciare il dirigente senza conoscerne i motivi. La guerra continuerà”.
Per questa ragione propone una soluzione forte, ma prevista dalla legge: il commissariamento del tribunale. “Se ci sono due parti che litigano – spiega - ci vuole un terzo che dirima la questione”.
“Impossibile – gli risponde Morganti – questa sì che sarebbe una sconfitta. Mi fido di chi ha sempre garantito continuità di giudizio nel tribunale. E invita, almeno in questo ambito, ad aprire un fronte di pace.
“L'indagine sui titoli arriverà a conclusione, deve essere aperto un Mazzini 2. Dobbiamo fare in modo che avvenga in un clima sereno”.
Vengono depositati due ordini del giorno.
Respinto quello dell'opposizione in cui si stigmatizza l'operato di Renzi e si chiede ad organi istituzionali e giudiziari competenti di verificare la legittimità delle deliberazioni del Consiglio Giudiziario Plenario. Passa quello della maggioranza che, al contrario, manifesta pieno rispetto delle sue decisioni, sottolinea la necessità di un Tribunale Unico indipendente ed efficiente ed esprime apprezzamento per la nomina di Lanfranco Ferroni quale Magistrato Dirigente.

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