Logo San Marino RTV

Onu: l'intervento in Assemblea del Segretario Mularoni

28 set 2009
Nel suo primo intervento dal podio delle Nazioni Unite, il Segretario degli Esteri, Antonella Mularoni, ha insistito sulla riforma dell’organismo internazionale, per consolidare il suo ruolo ed evitare ogni indebolimento. Ribadita la convinzione che il Consiglio di Sicurezza trovi un nuovo assetto, per diventare più democratico e rappresentativo, ma anche efficace e responsabile. Troppi i veti incrociati. Fondamentale l’azione delle Nazioni Unite per affrontare le sfide che attraversano il pianeta. “Sarebbe una sconfitta per tutti – ha dichiarato - se l’Onu abdicasse al suo ruolo a favore di altri organismi”. Dal Segretario Mularoni l’invito ad un ulteriore impegno per sconfiggere la povertà, che incatena intere popolazioni alla malattia e al sottosviluppo, e il rammarico per la sottovalutazione della Conferenza Onu sulla crisi finanziaria ed economica. “È compito delle Nazioni Unite – ha dichiarato - ricercare metodi che attenuino l’impatto della crisi”. Sul cambiamento climatico, definito priorità assoluta nelle agende politiche di ogni Stato, la sollecitazione a cambiamenti significativi nei modelli di sviluppo socioeconomico. Apprezzata l’azione dell’Onu nel contrasto del terrorismo, anche se – ha dichiarato – “un’autentica risposta deve passare attraverso l’educazione alla comprensione e al rispetto dell’altro: requisiti fondamentali per la giustizia e la pace. I movimenti terroristici trovano nell’odio, nell’incomprensione, nell’ingiustizia il terreno più fertile per cercare propri adepti”.
Infine i diritti umani, da sempre una priorità per la Repubblica. Un plauso all’impegno di Onu e Unicef e il sostegno pieno alla tutela dei diritti della donna. “La difesa dei diritti umani – ha affermato - passa inevitabilmente attraverso la garanzia di pace e giustizia ad ogni singolo essere umano. Occorre un nuovo slancio al processo di disarmo”. Ricordata la Convenzione sulle Bombe a Grappolo, auspicando la sua rapida entrata in vigore e l’invito alla ratifica, rivolto a quegli stati che ancora non l’hanno fatto.

Sergio Barducci

Riproduzione riservata ©