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Il turismo al centro dell'incontro dei Sammarinesi per la Libertà

30 giu 2004
Il turismo al centro dell'incontro dei Sammarinesi per la Libertà
Il vero cuore pulsante dell’economia sammarinese, nell’ultimo decennio dimenticato dai governi che si sono succeduti. Così Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà introduce il tema della serata dedicata al turismo. Uno dei capisaldi del Paese assieme al commercio – sottolinea il presidente del movimento politico, Giuseppe Rossi – che necessita di un progetto di rilancio organico e condiviso dalle associazioni di categoria. Si deve compiere un passo indietro – ha detto - e rivolgersi nuovamente all’attività turistica, ora in secondo piano rispetto ad altri settori che alla fine non ci caratterizzano. Da Rodolfo Plastino, esperto in studi e progettazione nell’ambito turistico, una testimonianza della propria esperienza in Emilia Romagna. Si guarda al turismo per risollevare un’economia in difficoltà, dove gioca un ruolo fondamentale la concertazione tra i soggetti interessati. Una scommessa vinta poiché in varie province della regione si è riusciti a fare sistema; a realizzare sistemi turistici locali attraverso una mirata sinergia tra pubblico e privato; a creare qualità dell’offerta. Poi un invito ai presenti sull’opportunità di creare un laboratorio di idee, un vero e proprio patto per l’ospitalità da stipulare tra pubblico e privato. Ciò che manca a San Marino – secondo Paride Bugli dell’OSLA – è proprio un dialogo costruttivo con la componente politica. La sensazione è che il turismo sia considerato marginale, quando invece si deve fare molto di più. Le associazioni di categoria da sole non possono risolvere il problema, destinare maggiori risorse economiche al comparto potrebbe essere un valido incentivo. In controtendenza, Sergio Michelotti del Consorzio San Marino 2000. Negli ultimi tempi – ha detto – è stato fatto tanto per rilanciare il settore. Siamo ancora in ritardo rispetto alla domanda, ma gli operatori privati ci credono e seppur a piccoli passi continuano a lavorare. Secondo Marco Arzilli dell’USC invece San Marino deve fare autocritica. Lo Stato si è dimostrato latitante, guardando ad altri settori. E’ invece il momento di voltare pagina e di crederci davvero. Ribadita infine la disponibilità delle associazioni di categoria a collaborare per portare avanti iniziative in grado di riqualificare l’attività.

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