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Addio alle macchine fotografiche Olympus

Dopo 84 anni di onorata carriera ha infatti ufficialmente chiuso la propria storia in ambito fotografico

di Mirco Zani
26 giu 2020
Addio alle macchine fotografiche Olympus

Ora a fare le foto ci pensano i telefonini, o le macchine digitali,  ma i veri romantici sono quelli che da sempre si sono serviti delle "reflex" . La reflex, quella che le foto le dovevi saper fare davvero, quella che la foto più bella era la prima dopo l'ultima del rullino finito, perché con una reflex non potevi permetterti di scattare 20 foto alla stessa  inquadratura dovevi prenderci alla prima o alla seconda al massimo. Insomma avere una reflex imponeva di doverla sapere manovrare. Il 2020 miete una vittima eccellente la marca Olympus dopo 84 anni di onorata carriera chiude i battenti. Lo storico marchio giapponese ha infatti scritto ufficialmente la parola fine sulla sua onorata storia in ambito fotografico. Ha venduto la divisione Imaging al colosso nipponico Japan Industrial Partners, lo stesso che qualche mese fa aveva acquisito anche un altro storico brand del tech come i computer Vaio di Sony. La prima domanda che vi sarà passata per la testa se siete possessori di fotocamere Olympus, senz'altro riguarda l'assistenza, se in futuro potrete contarci sopra, se invece vi state chiedendo rivedremo in giro  ancora fotocamere Olympus, ebbene sappiate che per la seconda domanda la risposta è NO! Ma per la prima qualcosa bolle in pentola...






Japan Industrial Partners, ha confermato che manterrà due brand interni molto famosi di Olympus come Om-D legato appunto alle macchine fotografiche e Zuiko alle ottiche, ma non succederà come con altre società ripescate dal mondo dell’aldilà tecnologico, come per esempio Polaroid o Nokia. A meno di decisioni future, dunque, non si vedranno più nuove fotocamere Olympus all’orizzonte. Insomma la società Olympus non chiude, ma di fatto viene abbassata la serranda del segmento che l’aveva resa universalmente nota ossia il mondo fotografico. Di fatto il brand continuerà con il proprio marchio a produrre e commercializzare strumentazione professionale come endoscopi e altre apparecchiature mediche. Un po’ come successo per i notebook Vaio di Sony che di certo non ha chiuso, ma ha soltanto lasciato andare quel ramo del proprio albero. Si ricorda peraltro ancora il documento sulle prospettive del 2019 dal sibillino titolo “Trasformare Olympus – in una società di tecnologia medica veramente globale, precisando inoltre che per tre anni fiscali consecutivi la sezione fotografica sia andata in rosso. Secondo premesse emerse, tutti i possessori di fotocamere Olympus dovrebbero godere di un’assistenza che non terminerà con la vendita della divisione a Jip.



Anzi, al contrario il nuovo proprietario dovrà naturalmente badare ai clienti importati dallo storico marchio. Soltanto ieri si diceva addio a un altro storico pezzo della storia tech come la biga elettrica di Segway, che non sarà più prodotta  È stato inoltre sottolineato come per tre anni fiscali consecutivi la sezione fotografica sia andata in rosso. Secondo premesse emerse, tutti i possessori di fotocamere Olympus dovrebbero godere di un’assistenza che non terminerà con la vendita della divisione a Jip. Anzi, al contrario il nuovo proprietario dovrà naturalmente badare ai clienti importati dallo storico marchio. 





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