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San Marino: contro la Ternana una squadra di carattere

18 set 2006
La partita giocata all'Olimpico
La partita giocata all'Olimpico
Tre gare di campionato e tre atteggiamenti nettamente diversi in campo. Come dire che il San Marino sa cambiare pelle a seconda dell’avversario: abulici a Lanciano, concreti con la Salernitana, capaci di soffrire e credere fino in fondo al risultato positivo, meritatissimo, con la Ternana. E’ forse la prestazione fornita quella di ieri, che ha maggiormente convinto: davanti ad una squadra come quella di Favarin, molto solida, i biancoazzurri hanno dimostrato compattezza, carattere, voglia e grande affidabilità. La Ternana dei temutissimi Tozzi Borsoi e Bonfiglio, è riuscita ad andare alla conclusione solo su palle inattive, la punizione di Di Deo che si schianta sulla traversa e il rigore realizzato dal centravanti. Per il resto Dei non ha corso alcun pericolo. Ha funzionato la mossa Tedoldi in mezzo al campo in sostituzione dell’infortunato Faieta, con l’inserimento di Giorgetti, 21 anni, ragazzo dotato di discreta qualità. La tambureggiante ripresa, dove si è giocato praticamente ad una sola porta, ha evidenziato la predisposizione della squadra di Alberti di cercare il risultato attraverso il gioco. Bene sugli esterni, bene in mezzo, dove Simone Berardi è l’uomo insostituibile, ispiratissimo Alberto Villa, manca ancora qualcosa negli ultimi sedici metri. Giovanni Abate è centravanti atipico, molto bravo nei movimenti, ma non sembra un killer da aria di rigore. Il tecnico lo ha sostituito con Ligori, molto più possente dal punto di vista fisico: il suo ingresso ha creato sconpiglio. Il gol arrivato al 94esimo non è frutto del caso, ma di un atteggiamento mentale votato a cercare il risultato fino all’ultimo respiro di una gara, quella di ieri, di rara intensità.
L’urlo di gioia di tutta la panchina e il mucchio selvaggio dopo il gol di Di Bari, è la dimostrazione che Alberti sta lavorando con un gruppo vero.

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