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Allarme denatalità a San Marino, la CSdL: “Tema da arginare anche attraverso stabilità e qualità del lavoro”

Numeri bassi come quelli di quest'anno, afferma la CSdL, avranno conseguenze devastanti sul futuro del paese.

di Giacomo Barducci
16 gen 2024
I numeri comunicati da CSDL
I numeri comunicati da CSDL

I numeri parlano chiaro: dal 2018 il calo delle nascite a San Marino è costante con il punto più basso raggiunto proprio nell'anno appena passato (2023) con 191 nuovi nati. 158 in meno rispetto al picco delle nascite degli ultimi 17 anni raggiunto nel 2008. Numeri così bassi, afferma la CSdL, avranno conseguenze devastanti sul futuro del paese.

Servono interventi per favorire la natalità attraverso l'aumento e l'estensione delle indennità per maternità e aspettativa con lo stanziamento di un milione di euro per assicurare un reddito minimo per i primi tre anni di vita del bambino. Richiesta, tuona il sindacato, respinta dalla maggioranza di Governo: “Le forze politiche – afferma il Segretario Enzo Merlini – hanno sostenuto che non si tratta solo di destinare risorse economiche per le donne, ma che il problema va affrontato da molti punti di vista. Un modo, da parte della politica, per riconoscere che questa necessità esiste, ma che dovrà essere affrontata in una maniera più organica, senza tuttavia assumersi nessun impegno preciso e stringente”.

Fondamentale per Merlini stabilità e qualità del lavoro per offrire alle giovani famiglie garanzie economiche necessarie per progettare il futuro. “Riconosciamo – aggiunge – che sul tema interessi mutui prima casa sono stati fatti due interventi giusti, resta il fatto che sempre meno persone possono permettersi l'accensione di un mutuo senza avere alle spalle il sostegno della famiglia”.





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