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Cina, continua la repressione degli attivisti

3 nov 2012
Cina, continua la repressione degli attivisti
Le autorità della provincia centrale dell'Henan hanno arrestato un attivista per aver pubblicato on line una foto che lo ritrae mentre mostra unimmagine di Mao Zedong spezzata in due parti. Lo riferisce il sito di Radio Free Asia. Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni oculari Cao Xiaodong, questo il nome dell'attivista, è stato portato via dalla propria abitazione dalla polizia senza ricevere spiegazioni. La notizia dell'arresto si è subito diffusa sui microblog cinesi e molti internauti hanno espresso on line nei loro commenti solidarietà a Cao, promuovendo anche una petizione per chiedere alle autorità cinesi di liberarlo al più presto. La Cina ha lanciato, in vista dell'ormai imminente inizio del Congresso nazionale previsto per il prossimo 8 novembre, una campagna di repressione contro attivisti e dissidenti, arrestando molti di questi o confinandoli in campi di lavoro. Secondo quanto ha riferito un gruppo per la tutela dei diritti umani dell'Hubei, nella provincia orientale dello Shandong il capo del villaggio di Shikuanglan è stato arrestato insieme a due suoi fratelli e al momento nessuno sa dove i tre siano stati portati. Un altro attivista, Liu Zhengyou, nella provincia meridionale del Sichuan, è stato portato via dalla sua casa dalla polizia un paio di giorni fa mentre - sempre nel Sichuan - un altro attivista, Li Yu, è stato rimandato forzatamente nella sua città di origine e messo agli arresti domiciliari. Nel frattempo, le autorità della provincia del Guangdong hanno rifiutato ad un gruppo di persone, per lo più funzionari in pensione, di creare una organizzazione per la difesa dei loro diritti. "Si tratta di un'organizzazione - ha detto uno dei fondatori, Tao Changshi - che vorrebbe occuparsi di questioni come la lotta alla corruzione, i diritti della gente, la religione. Le autorità della contea hanno detto che non avrebbero dato l'approvazione perché non avrebbero osato farlo, trattandosi di temi troppo sensibili".

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