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A Domagnano la conferenza ”La tutela del minore, vittima di violenza”

16 mag 2007
La conferenza
La conferenza
“Abbiamo tutti a cuore la protezione dei minori, ha iniziato il capitano di Castello, Pier Marino Felici. Patrizia Busignani, Responsabile della campagna contro la violenza alle donne ha poi parlato del diritto dei minori ad essere protetti dalla violenza diretta o indiretta e dei gravi rischi cui vanno incontro quando sono testimoni delle violenze per esempio contro la madre: nei bambini quello di diventare una volta adulti loro stessi violenti, nelle bambine future vittime.
Il magistrato dirigente, Valeria Pierfelici, ha snocciolato la situazione sammarinese: “i casi di abuso – ha detto – sembrano in aumento nel nostro paese”. Infatti dal 2002 al 2006 sono stati aperti 16 procedimenti penali cui si aggiungono 3 procedimenti per maltrattamenti. L’anno più nero, sotto questo punto di vista, il 2005 con 8 violazioni della libertà sessuale. Sei i casi dal 1995 ad oggi, arrivati a sentenza definitiva.
Ha poi parlato delle difficoltà legate alla procedibilità a querela, che nel caso di minori, spetta solo ai genitori: “Il servizio minori svolge una attività incisiva in questo senso, così come il giudice Civile - ha aggiunto il dirigente -. Molti casi di abusi intrafamigliari sono emersi proprio dai loro riscontri, ma mancano strumenti adeguati”.
Proprio il dirigente del servizio minori, Luana Stacchini, ha ricordato che i problemi legati alla violenza sono sempre esistiti, solo che ora c’è una maggiore sensibilità e attenzione. “Ciò non toglie – ha proseguito la Stacchini - che i problemi esistono nelle nostre case a livello trasversale, non solo dunque nelle famiglie più svantaggiate socio culturalmente. E’ un problema riguarda tutti”. Coloro che commettono violenza, li giudica persone malate, all’interno di una famiglia essa stessa malata.
La delicatezza del ruolo dell’avvocato chiamato ad occuparsi di questi casi, nell’esperienza di Gloria Giardi: “Occorre una sensibilità particolare – ha detto – soprattutto quando ci sono di mezzo dei minori che vanno tutelati”. Ha poi detto di come spesso le famiglie proprio per l’invadenza dell’informazione, rinuncino ad andare avanti nel giudizio.

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