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#FertilityDay: effetto boomerang per la campagna del Ministero

1 set 2016
“Perché si possono fare campagne sul diabete o sul cancro, e sulla fertilità no?". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde così - in un'intervista alla Stampa - alla critiche sul Fertility Day.

Agli internauti non è affatto piaciuto l'approccio scelto per promuovere una giornata nazionale di informazione su maternità e paternità. A destare scalpore sono state soprattutto le cartoline studiate apposta per il lancio dell'evento. Una serie di immagini esplicative (vedi sotto), accompagnate da didascalie che sono sembrate discriminanti verso quanti non vogliono o non possono avere figli. Da "La bellezza non ha età, la fertilità sì" a "Datti una mossa! Non aspettare la cicogna": questi gli slogan che si sono rivelati un boomerang.

"Il tasso di infertilità in Italia è intorno al 30 per cento - spiega il ministro - questa è una polemica strumentale, parlare di fertilità sembra sia un tabù e invece affrontiamo il tema della salute riproduttiva, si fa prevenzione e si propongono percorsi terapeutici per chi ne ha bisogno".

Quanto alle cartoline che hanno indignato il web, la Lorenzin "ammette" che c'è stato un cortocircuito comunicativo: "Se non funzionano abbiamo ancora il tempo di cambiarle". Ma di una cosa è certa: "Il 22 facciamo il Fertility Day e parleremo di sesso sicuro, di malattie e anche di come fare se non si riesce ad avere figli".

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