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Infortuni ravvicinati all'Alfa-Lum

2 lug 2004
Infortuni ravvicinati all'Alfa-Lum
Due infortuni sul lavoro ravvicinatissimi, dalle conseguenze simili, ma causati - pare - da motivi diversi. Due incidenti che hanno lasciato costernati i dipendenti dell’Alfa-Lum. Una negligenza del lavoratore sarebbe alla base del primo infortunio, almeno così si afferma negli ambienti dirigenziali. Mercoledì, una dipendente dell’azienda, aveva riportato la parziale amputazione della prima falange dell’indice della mano sinistra, mentre lavorava ad una macchina per profilati in alluminio. La donna - in base alle prime ricostruzioni - avrebbe rimosso le protezioni del macchinario, forse per eseguire più velocemente il proprio lavoro. All’indomani il secondo infortunio, sempre all’indice della mano sinistra, sempre una parziale amputazione della prima falange. Vittima, questa volta, un falegname - piuttosto esperto a quanto pare - impegnato alla sega a banco. Questa volta sarebbe stato forse un eccesso di confidenza a determinare l’incidente. In entrambi i casi il condizionale è d’obbligo e solo la conclusione dell’inchiesta avviata potrà dare risposte certe. Su questi episodi infatti sta indagando la Polizia Civile. Essendo le rispettive prognosi inferiori ai 30 giorni, non si procederà penalmente d’ufficio. Le due macchine sono comunque sotto sequestro cautelativo. “Certo sono strani - dichiarano dalla CSU - due incidenti analoghi su macchine diverse nell’arco di due giorni”. “Prima di esprimere giudizi sulle responsabilità comunque - affermano i sindacati - attendiamo di conoscere esattamente la dinamica dei fatti”. “Quel che è certo - concludono i rappresentanti dei lavoratori del settore - è che in ogni caso le aziende hanno l’obbligo di vigilare sull’applicazione della legge antinfortunistica da parte dei dipendenti”. La CSU chiede ora - alla luce di quanto accaduto - un’ispezione del servizio igiene ambientale ed un incontro urgente, con la dirigenza dell’azienda, per approfondire la vicenda.

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