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E' morto Arafat - Il cordoglio delle istituzioni del Titano

11 nov 2004
E' morto Arafat - Il cordoglio delle istituzioni del Titano
Il leader storico dei palestinesi e presidente dell’Anp Yasser Arafat ha cessato di vivere alle 3,30 ora italiana. Era ricoverato da quasi due settimane nell’ospedale militare parigino di Bercy. Elevato lo stato di allerta in Israele. Proclamato il lutto nazionale nei territori palestinesi per 40 giorni. La salma di Arafat verra’ trasportata al cairo, dove domani si terranno i funerali. Poi il trasferimento a Ramallah dove il presidente dell’Anp verra’ inumato, probabilmente sabato.

Il cordoglio delle istituzioni e delle forze politiche di San Marino
“Desideriamo esprimere il più sentito cordoglio per la scomparsa del Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat”. Così i Capitani Reggenti Giuseppe Arzilli e Roberto Raschi in un messaggio rivolto al Delegato Generale Palestinese in Italia, Nemer Hammad. “Desideriamo altresì cogliere questa dolorosa occasione per rinnovare vivissimi auspici affinché intervengano proficue intese di pace in Medio Oriente per il conseguimento di obiettivi che possano consentire al popolo palestinese la piena affermazione dei propri diritti”. Cordoglio a cui si unisce il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Fabio Berardi a nome del governo sammarinese. “Con l’occasione – recita il comunicato – rinnovo l’auspicio che si rendano possibili quanto prima la piena affermazione dello Stato Palestinese e dei diritti del suo popolo e il raggiungimento della pace in Medio Oriente. messaggi di cordoglio sono giunti anche dal mondo sindacale sammarinese. “Rinnoviamo in questa triste circostanza – scrive Giovanni Ghiotti della Csdl – la nostra solidarietà e appoggio alle legittime aspirazioni del popolo palestinese e al suo diritto di vivere in uno stato libero e indipedente, in un quadro di coesistenza pacifica con gli altri Stati”. Riflessione a cui si unisce il Partito dei Socialisti e dei Democratici. “Oggi la morte di questo leader musulmano - recita il comunicato – deve portare ad una svolta nel conflitto israelo-palestinese. San Marino deve attivarsi perché le potenze europee e mediorientali avviino uno sforzo diplomatico serio.

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