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Posta e cassette postali intasate dalla pubblicità

16 ott 2007
Cassetta postale
Cassetta postale
Non volete più ricevere la pubblicità nella buchetta della posta? Basta sottoscrivere una dichiarazione in tal senso all’ufficio postale di competenza, come riferisce, in un passaggio, la circolare 110 della direzione generale delle poste e telecomunicazioni, datata 11 ottobre.
Con questa semplice operazione eviterete di ricevere a casa pubblicazioni che non avete mai richiesto e che vi vengono recapitate a casa solo perché il vostro indirizzo fa parte del database generale delle poste e telecomunicazioni. La grande quantità di materiale di questo tipo, se da una parte produce un vantaggio economico all’ente, dall’altro potrebbe anche mandarlo in difficoltà in fase di distribuzione.
Molte persone, inoltre, infastidite dalla pubblicità la prendono in blocco e la gettano nella spazzatura, con il rischio che in mezzo ci sia anche posta importante. L’eccesso di volantini nella buchetta inoltre ha un risvolto anti-ecologico, per la carta sprecata e perché aggrava la quantità di rifiuti da smaltire.
Ma c’è un problema, e non è indifferente. Se sottoscriverete la dichiarazione in cui chiedete di non ricevere la pubblicità via posta, automaticamente non riceverete neppure l’informazione postale istituzionale perché nel processo organizzativo di smistamento le due tipologie vengono considerate alla stessa stregua. Le poste e telecomunicazioni di San Marino sono coscienti di tutto ciò ed è allo studio una modalità per distinguere i volantini dello stato da quelli pubblicitari. L’eccesso di pubblicità postale, però, va detto, non è un problema esclusivamente sammarinese: Anne Cohen, 54enne artista di Newcastle, dall’inizio del 2007 ha “impilato” la posta indesiderata, trasformandola in un’opera d’arte, ovviamente sui generis. Dopo più di dieci mesi, l’insolita installazione situata nel giardino di casa sua ha raggiunto un’altezza di oltre 5 piedi, ovvero più di un metro e mezzo e sembra destinata a crescere ancora.

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