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Pubblicità limitata alle "bionde"

21 ott 2008
Tabaccaio
Tabaccaio
Niente più pubblicità alle sigarette in luoghi pubblici che non siano Tabacchi, ossia attività commerciali preposte solo a quel tipo di vendita. Sempre nuove restrizioni per i fumatori, con l’entrata in vigore del decreto numero 28 del 30 settembre.
Già la legge approvata a marzo introduceva il divieto, pressoché generalizzato, di fumare, in ogni ambiente. Poche le eccezioni ammesse, come luoghi all’aria aperta, case private, locali pubblici dotati di apposite sale per fumatori e abitacoli delle automobili, sempre che il passeggero dia il suo benestare. Le sanzioni sono pesanti per chi non rispetta i nuovi obblighi, fino a 150 euro addirittura se si fuma davanti ad un minore di 12 anni o ad una donna in stato di gravidanza. Il nuovo decreto si occupa della pubblicità alle “bionde”, e la vieta: nei bar, nelle edicole e nelle profumerie. Potranno solo esporre una targhetta all’interno dei loro locali per comunicare la vendita di sigarette e sigari che, stando alle direttive del decreto, dovranno essere esposti lontano dall’occhio del cliente. E alcuni tecnici stanno anche studiando il modo di vietare la vendita di sigarette ai minori tramite distributori automatici: in poco tempo verrà emanato un nuovo decreto.

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