Sarà la prima volta, di Donald Trump, davanti al Congresso in seduta comune. Il Presidente si soffermerà sulla politica estera, la sicurezza e i decreti approvati e da approvare. Secondo alcuni analisti sottolineerà l'ottimo andamento di Wall Street – a dispetto delle previsioni catastrofiche che si facevano in campagna elettorale -, i dati inaspettati sulla fiducia dei consumatori, e la decisione di aziende come Carrier e Intel di creare nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti, a seguito della svolta protezionista impressa all'economia del Paese. Ma la nuova amministrazione, soprattutto, dovrà mettere nero su bianco il bilancio per il 2018. Sta facendo discutere l'annunciato aumento del 10% delle spese militari: denaro che sarà ottenuto, in primo luogo, da un robusto taglio ai programmi di aiuti ad altri Paesi; decisione in linea – del resto - con la dottrina isolazionista voluta da Trump. Mosca – che attendeva al contrario segnali di distensione, da Oltreoceano - non l'ha presa bene, e ha promesso di reagire, qualora effettivamente la spesa americana nella Difesa dovesse crescere in questi termini. Nessuna scure, invece, sulle spese previdenziali e sociali. Atteso in queste ore anche il cosiddetto “bando bis”: il nuovo decreto per vietare temporaneamente l'ingresso negli States ai cittadini di sette Paesi considerati a rischio terrorismo. E non è mancato – da parte di Trump – un duro attacco al suo predecessore. Durante un'intervista, il Presidente, ha accusato Obama di essere responsabile dell'organizzazione delle proteste contro i repubblicani e della fuga di notizie nella sua amministrazione.
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