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Twitter: aumentano richieste dati utenti da parte di governi

1 ago 2013
Twitter: aumentano richieste dati utenti da parte di governi
Twitter: aumentano richieste dati utenti da parte di governi
Aumentano le richieste di dati degli utenti inoltrate a Twitter dai governi di tutto il mondo: nei primi sei mesi del 2013 si è verificato un incremento del 40% rispetto all'anno prima. Il dato emerge dal rapporto sulla Trasparenza pubblicato dal sito di microblogging. Dagli Usa i tre quarti delle richieste, legate a indagini criminali, precisa Twitter, e che riguardano per lo più le e-mail e gli indirizzi IP (che identificano un dispositivo in rete) collegati a un determinato account Twitter. Al top dei Paesi che hanno richiesto dati a Twitter ci sono gli Stati Uniti (78%), seguiti dal Giappone (8%). Il Brasile, al terzo posto nel penultimo rapporto, scende al quarto superato dalla Gran Bretagna (3%). Il più 'censore' invece, quello che ha fatto richiesta di rimozione o 'ritenuta' di più cinguettii è il Brasile, seguito da India, Giappone, Olanda e Russia. I tentativi di 'censurare' sono aumentati, spiega la compagnia. ''Negli ultimi sei mesi - scrive Jeremy Kessel, manager della politica legale di Twitter - siamo passati dal trattenere contenuti in due Paesi a sette (per motivi che vanno da discorsi d'odio alla diffamazione)''. A partire da giugno 2012, data del primo rapporto sulla Trasparenza, spiega Twitter, sono state ricevute richieste di dati da 35 governi. Il dossier comprende le richieste legate a indagini criminali, ma non le informazioni confidenziali autorizzate negli Stati Uniti sotto il Patriot Act.

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