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Università d'estate: relatori Monsignor Negri e Buttiglione

22 lug 2005
L’Europa si trova ad un bivio: da una parte il relativismo totale, dall’altra la possibilità di una riscoperta della Fede, dell’identità cristiana. Una lettura della situazione attuale che ha visto concordi sia il vescovo della Diocesi di San Marino e Montefeltro – Luigi Negri -, sia il ministro italiano Rocco Buttiglione. Due relatori d’eccezione per la prima giornata dell’Università d’Estate. L’evento – organizzato da Paneuropa San Marino - cade in un periodo delicatissimo del processo di unificazione. A livello istituzionale l’UE sta vivendo un momento d’impasse in seguito ai no di Francia e Olanda alla costituzione europea. Ma monsignor Negri e Rocco Buttiglione hanno affrontato piuttosto il travaglio della società europea. “Non si possono considerare le radici cristiane dell’Europa – ha detto il vescovo – come un qualcosa di attinente al passato. La fede è un fattore imprescindibile della cultura e civiltà europea”. Nonostante questo – ha continuato – stiamo assistendo, dopo il crollo delle ideologie, all’affermarsi di un relativismo dilagante in cui tutto è vuoto formale tranne la scienza. 'Ma in Italia – ha continuato il vescovo – la maggior parte delle persone, in occasione del referendum sulla procreazione assistita, ha detto no a questa deriva. Da ciò – secondo Negri – bisogna ripartire'. Anche il ministro Buttiglione ha sottolineato l’importanza di questo avvenimento. “Il mondo cristiano si sta ricompattando – ha detto – e ora sta vivendo un dualismo con l’assenza di valori che caratterizza parte della società'.

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