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Vicenda Bcr-Asset Banca: interrogatori conclusi

11 gen 2008
Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
Conclusi gli interrogatori di garanzia al Tribunale di Forlì. Gli ultimi, ad essere sentiti dal giudice per le indagini preliminari Rita Chierici, i tre indagati agli arresti domiciliari per ragioni di età: Vincenzo Dell’Aquila, presidente della Bcr, Gabriele Vignoletti consigliere della stessa banca e Arnaldo Corbara titolare della “Mareco Plastic” di Bertinoro, anche lui consigliere della Banca di Credito e Risparmio di Romagna. Nei giorni scorsi erano stati interrogati tutti gli indagati finiti in cella. I difensori dei 3 sammarinesi attendono ancora una risposta alla richiesta di scarcerazione per Stefano Venturini, Barbara Tabarrini e Stefano Ercolani. Il Presidente di Asset Banca viene considerato dagli inquirenti la “mano segreta” che muoveva tutte le maggiori attività dello sportello forlivese della Bcr. Accuse che i legali dell’indagato rispediscono al mittente. Sono confortato dalla consapevolezza, dichiara l’avvocato Alessandro Petrillo che riusciremo a dimostrare la completa correttezza e legittimità dei comportamenti dei nostri assistiti. E mi conforta l’idea, conclude, che alla lunga questa vicenda possa essere candidata ad una soluzione favorevole per Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini.
Sono invece stati concessi i domiciliari a Tristano Zanelli, consigliere della Bcr che avrebbe affermato di avere lui stesso portato alla Asset Banca di San Marino più di 4 milioni in due anni, e al direttore generale della Banca di Credito e di Risparmio di Romagna Fabrizio Neri che avrebbe ammesso di essere stato a conoscenza dei fondi neri, ma di non averli mai personalmente trattati.
Intanto all’inchiesta “Re Nero” si aggiungono montagne di documenti, fatture, registri contabili e computer sequestrati dalla Guardia di Finanza nel corso di una quarantina di ispezioni in aziende e studi commerciali in Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio. E si comincia anche a sapere di più sulla partenza dell’inchiesta. Tutto è cominciato nella scorsa primavera quando il signor G (queste le iniziali del suo nome), 43 anni, residente in Riviera, viene defenestrato da un giro di soldi in nero. Allora decide di andare alla polizia e rovescia una montagna di accuse su due banche. Tra la Banca di Credito e Risparmio di Romagna e Asset Banca di San Marino, dice il signor G – lui stesso indagato per riciclaggio - c’è un enorme giro di soldi sporchi. La procura di Forlì fa partire indagini e intercettazioni telefoniche. Tra gli indagati anche tre dipendenti di Asset banca. Secondo l’accusa erano loro a portare materialmente i soldi neri a San Marino.

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