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PINOCCHIO: tra Collodi e Garrone c'è Benigni

Da oggi fino a dopo Natale e per il weekend SAN MARINO CINEMA porta in Repubblica il lungometraggio del regista di Gomorra con Papaleo, Ceccherini e Proietti, coprodotto da Rai Cinema

di Francesco Zingrillo
19 dic 2019
Roberto Benigni e Pinocchio
Roberto Benigni e Pinocchio

Tra Comencini (1972) e Burton (stile americano, noir non dark, con gli effetti speciali giusti) c'è Benigni (ragazzo) con il suo PINOCCHIO (2002) prima di Matteo Garrone, dove il Premio Oscar per “LA VITA È BELLA”, vent'anni dopo, in questo caso fa “i'bbabbo” vecchietto Geppetto. Una favola che al cinema diventa un romanzo di formazione a misura di bambino come voleva IL COLLODI con tanta ironia (nelle corde di Garrone). Gigi Proietti è Mangiafuoco. Rocco Papaleo e Ceccherini fanno il Gatto e la Volpe. Il piccolo Federico Ielapi si presta con entusiasmo da bambino (vero) a 3 ore di trucco giornaliero sul set e agli special effects. Un film da farsi in Italia (tra Puglia e Toscana) “con facce tipicamente italiane” - dichiara il regista. Una pellicola illustrata alla MAZZANTI, il primo disegnatore “macchiaiolo” a lavorare con COLLODI.

fz


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