Leggere le narrazioni dei giovani, dai social network alle chat , chi sono i cyber ingenui e i cyber bulli, insomma la grande complessità della rete. Di questo si è parlato nella tavola rotonda “#6 connesso?! Educazione all’uso consapevole dei social network” al Teatro Nuovo di Dogana organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi e le Scuole Medie Inferiori. La capacità di aggregare della rete e i pericoli che si insinuano “navigando”. I sistemi informatici come una porta aperta sulla vita privata.
Whatsapp è una delle applicazioni più problematiche perchè traveste da comunicazione privata una comunicazione che non lo è. Le nuove tecnologie trasformano anche alcuni aspetti della psicologia, una persona si esercita nella dimensione virtuale producendo atti che sono reali, un esempio è l'uso della armi in un gioco del computer.
L’inserimento dell’Università di San Marino nei circuiti internazionali sulle tematiche di “Educazione e social media” completa il contesto in cui il Dipartimento si muove verso l’attivazione di un insegnamento efficace per formare i “cittadini 2.0”. L’ateneo ha partecipato infatti con un proprio esperto, per il biennio 2013-2014, al gruppo di lavoro Pestalozzi del Consiglio d’Europa dedicato a questi temi.
All'incontro erano presenti Giacomo Stella, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Università di San Marino, Giovanni Boccia Artieri, di Scienze della Comunicazione Università di Urbino, Ezio Righi, Preside Scuola Media – RSM, Rosy Nardone, Docente di Tecnologie dell’Educazione dell' Università di Chieti, Mario Luberto, Docente di Diritto Penale dell'Informatica e Mar.llo Gabriele Gatti, Comandante della sezione Informativa-Investigativa della Gendarmeria.
VA
Whatsapp è una delle applicazioni più problematiche perchè traveste da comunicazione privata una comunicazione che non lo è. Le nuove tecnologie trasformano anche alcuni aspetti della psicologia, una persona si esercita nella dimensione virtuale producendo atti che sono reali, un esempio è l'uso della armi in un gioco del computer.
L’inserimento dell’Università di San Marino nei circuiti internazionali sulle tematiche di “Educazione e social media” completa il contesto in cui il Dipartimento si muove verso l’attivazione di un insegnamento efficace per formare i “cittadini 2.0”. L’ateneo ha partecipato infatti con un proprio esperto, per il biennio 2013-2014, al gruppo di lavoro Pestalozzi del Consiglio d’Europa dedicato a questi temi.
All'incontro erano presenti Giacomo Stella, Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Università di San Marino, Giovanni Boccia Artieri, di Scienze della Comunicazione Università di Urbino, Ezio Righi, Preside Scuola Media – RSM, Rosy Nardone, Docente di Tecnologie dell’Educazione dell' Università di Chieti, Mario Luberto, Docente di Diritto Penale dell'Informatica e Mar.llo Gabriele Gatti, Comandante della sezione Informativa-Investigativa della Gendarmeria.
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