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“Tanti Saluti”, gli studenti delle superiori riflettono sulla morte nel linguaggio del teatro

Anche i Capitani Reggenti al Titano, per un evento promosso dal Dipartimento Istruzione. Ricordando Giada Penserini e Simone De Luigi

di Annamaria Sirotti
16 apr 2024

Come reagire alla morte di due amici che ci lasciano per sempre; come gestire il dolore e tutte le emozioni che un lutto così inaspettato suscitano. Ci sono anche i Capitani Reggenti, Alessandro Rossi e Milena Gasperoni - accolti dai vertici degli Istituti Culturali e del Dipartimento Istruzione - al Titano per “Tanti Saluti”, che apre con i ragazzi sul palco. È un messaggio universale quello che rivolgono a Giada e Simone, compagni di scuola morti ormai due anni fa in un incidente stradale. Nel provare a dare un senso a quei due banchi vuoti.

“Abbiamo il diritto e il dovere – così legge una studentessa - di accettare la morte di due amici. Dobbiamo dare voce ai pensieri e dobbiamo avere orecchie che vogliono ascoltare e non che sono costretti a farlo. E dobbiamo farlo con il cuore aperto, tenendo vivi il nome delle persone che purtroppo non ci sono più. Per questo è necessario lasciare andare il dolore e continuare a vivere anche per quei due ragazzi, che occuperanno per sempre quei due banchi ormai lasciati vuoti”.

La morte e il fine vita sono il filo rosso di “Tanti saluti”, pièce di teatro civile per esorcizzare la paura dell'ignoto, prendere coscienza lucida della necessità della fine, dando voce alle testimonianze. Temi duri che Giuliana Musso, Gianluigi Meggiorin e Marcela Serli, nelle vesti di tre clown, affrontano con l'aiuto dell'ironia e della risata:

“Sono tre personaggini comici, teneri, come sono i clown – dice Giuliana Musso - che per loro natura sconfiggono il senso della fine, perché loro stanno nella vita e nel presente, sempre. Grazie alla loro comicità e alla loro follia, questo spettacolo riesce a parlare del fine vita senza farci paura, anzi, facendoci anche molto ridere e facendoci un po' commuovere, ogni tanto, ma per poi tornare a ridere, insieme”.

Nel video, l'intervista a Giuliana Musso






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