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Il valore unificante della cultura

21 ott 2012
Il valore unificante della cultura
Il valore unificante della cultura
Il segretario Fabio Berardi traccia un bilancio sullo stato della cultura e guarda al futuro. Chiede di investire nei talenti sammarinesi, ma allo stesso tempo guardare, da un osservatorio privilegiato qual è il Titano, al di fuori dei confini, misurandosi con le personalità più alte del settore, esportando una immagine diversa e più qualificante della Repubblica. Chiede di dare impulso alle grandi mostre, di gettare le basi per un teatro stabile e chiama tutte le agenzie di cultura – dall’università alle associazioni – a un rinnovato confronto sulle idee, per far emergere “una linea comune di evoluzione per il Paese”.

Comunicato stampa:
A pochi giorni dalla presentazione degli eventi culturali della stagione teatrale 2012-2013, il Segretario di Stato Fabio Berardi traccia un bilancio dello stato dello sviluppo culturale della Repubblica di San Marino, e lo fa proponendo un disegno coerente per il futuro.
“La cultura - afferma il Segretario - permette di trovare uno spazio condiviso di crescita che rinsalda l’intera comunità, perché genera esperienze individuali che però ci fanno sentire tutti più simili. Oggi più che mai abbiamo bisogno di guardare al di fuori dei nostri confini, sentendoci prima di tutto legati alla nostra identità, al nostro patrimonio di conoscenze ed esperienze che, partendo dal valore sovrano della libertà, ci porta a guardare il mondo da un osservatorio unico, che dobbiamo difendere e di cui dobbiamo essere fieri. Non è più il momento delle separazioni ideologiche, ma semmai quello del confronto e della collaborazione reciproca per uscire da anni di crisi e difficoltà economiche.
Un seme gettato nel campo della cultura è, perciò, per Berardi, un seme destinato a far crescere il Paese. E “investire nella cultura si deve e si può fare, anche razionalizzando le risorse economiche. Puntare sull’eccellenza presente e tangibile dei nostri talenti, significa valorizzare non solo gli sforzi di chi è quotidianamente impegnato nel campo dell’arte, dello spettacolo, della musica, della letteratura, ma anche sviluppare ed esportare un’immagine diversa e più qualificante della nostra Repubblica. Un’ immagine che riflette la volontà del nostro Paese di restare fedele alla parte migliore di se stesso”.
Dare impulso alle mostre d’arte e a tutto il grande indotto che il segmento dell’arte può rappresentare (dal turismo alla formazione, dal commercio all’occupazione, fino agli strumenti finanziari più avanzati), gettare le basi di un teatro stabile per dare nuova linfa e dignità al settore dello spettacolo, valorizzare la conoscenza e la diffusione della letteratura, della narrativa, della fiaba per i più piccoli, continuare a raccogliere le forze attorno alle iniziative musicali di maggiore prestigio della nostra stagione, promuovere e diffondere sempre più l’insegnamento musicale; questi sono i primi spunti per un lavoro imprescindibile per la San Marino di domani che – afferma Berardi - occorre cominciare a costruire fin da oggi.
“Anche in questo caso, naturalmente, occorre presentarsi uniti ad affrontare la sfida del futuro”, conclude il Segretario Berardi, “attraverso sinergie di capitali, pubblici e privati, seguendo l’esempio di tante iniziative messe in campo in questi anni; impegno comune dell’amministrazione, dell’Università, della scuola, delle Associazioni culturali, dei professionisti dei mestieri dell’arte e, sopra ogni altra cosa, confronto, perché è solo dalla ricchezza di idee che si può sintetizzare una linea comune di evoluzione per il Paese. Una linea che, partendo dalle nostre radici, da quel “Relinquo vos liberos ab utroque homine” su cui è costruita la nostra stessa identità, ci renda liberi di crescere non solo nel benessere economico ma anche, e soprattutto, nei valori più veri della nostra comunità, dove anche la cultura é un valore, perché la cultura ci rende liberi”.

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