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Lavoro giovanile: botta e risposta tra Osla e Cdls

30 mar 2005
Lavoro giovanile: botta e risposta tra Osla e Cdls
Giovani, disoccupati perchè vagabondi o troppo comodi? Se qualcuno ha capito questo, ha capito male: l’Osla non la pensa così. Ed invita i sindacalisti della Csdl che gli attribuiscono tale convinzione, ad andarsi a riguardare il servizio mandato in onda sul tema, dalla tv di stato. “Noi – riferisce una nota dell’Osla – ci siamo limitati a riportare le difficolta’ delle aziende a reperire forza lavoro”. Qualche giovane in cerca di occupazione rifiuterebbe offerte se il lavoro è troppo lontano da casa, oppure se non è part time. “Gli esempi – secondo l’organizzazione sammarinese degli imprenditori – potrebbero anche essere delle eccezioni, ma sono pur sempre fatti accaduti e auspichiamo non siano lo specchio di un malcostume, ma solamente casi isolati'. Dunque polemica chiusa, tra Osla e Csdl? “Da una lato – dichiara Maria Grazia Pasquinelli, segretario Fulea/Fulsac-Csdl - ci fa piacere che l’Osla minimizzi i fatti, dall’altro continuaimo a chiederci perche’ faccia riemergere periodicamente questa polemica in concomitanza con i rinnovi contrattuali, in maniera – a nostro avviso – strumentale”. “Non è vero che vogliamo fare polemica. Non è questa la nostra intenzione – puntualizza il funzionario Osla, Ettore Mularoni – specialmente in questo periodo in cui si stanno discutendo tematiche importanti per il mondo del lavoro sammarinese”. Ma come riuscire a far incontrare in maniera piu’ efficace domanda ed offerta di lavoro? “Serve un confronto leale e reale con le associazioni di categoria. Sono convinta – precisa Maria Grazia Pasquinelli - che con la buona volontà si troverebbero buone soluzioni”. “Su questo siamo d’accordo – dichiara Ettore Mularoni dell’Osla – Ma bisognerebbe che cambiasse un pò anche la cultura del lavoro nel complesso, sia da parte degli imprenditori che da parte dei lavoratori”.

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