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Crisi energetica, Repubblica Futura: da mesi chiediamo al Governo chiarezza

Non accettiamo come risposta la mancanza di soldi, tuona RF, quando poi in bilancio vediamo 14 milioni di spese in più per consulenze, asfaltature e robot chirurgici.

di Giacomo Barducci
18 ott 2022

Quello che da almeno sei mesi chiediamo è chiarezza e risposte su un tema, sottolineano i Consiglieri di Repubblica Futura, che ci preoccupa moltissimo, la crisi energetica.

“Il governo – afferma Nicola Renzi – continua a rifiutarsi di lavorare a soluzioni al caro vita e a tutele per famiglie ed imprese, anzi riduce la scontistica smac sul carburante, aumenta le bollette e i contributi nella riforma pensionistica". Non accettiamo come risposta la mancanza di soldi, tuona Repubblica Futura, quando poi in bilancio vediamo 14 milioni di spese in più per consulenze, asfaltature e robot chirurgici.

"Vogliamo chiarezza, vogliamo sapere dal Governo come intende affrontare questo caro energia - evidenzia Maria Katia Savoretti - perché ad oggi, nonostante come Repubblica Futura abbiamo fatto diverse richieste, interpellanze, interrogazioni, l'ordine del giorno presentato ieri in nel comma comunicazioni, vogliamo capire come il Governo possa affrontare questa situazione di fronte a degli aumenti che le famiglie e le imprese dovranno affrontare".

Quello che chiediamo, aggiunge Maria Katia Savoretti, è un piano per affrontare un emergenza reale e concreta. RF parla poi anche dell'attuale clima del Governo che definisce un tutti contro tutti. "La vicenda recente dello show in conferenza stampa del Segretario di Stato Pedini Amati - afferma Andrea Zafferani - ci ha visto chiaramente molto critici sia per quello che ha detto sia per come poi ha ritrattato. In più vediamo lo scontro che c'è stato con il Segretario Canti che sta inanellando un fallimento dietro l'altro, ultimo diciamo la fine della collaborazione con un nome celebre come quello dell'architetto Boeri per questioni, ci pare, veramente di bassa natura, prettamente elettorale, legate a vicende che non tutelano certamente né la qualità del costruito né le singole persone nel momento in cui le si vuole continuare a fare costruire su terreni a rischio idrogeologico piuttosto che traslare i loro diritti di costruire su altri terreni così come era previsto nel piano".

Nel servizio le interviste a Maria Katia Savoretti (Repubblica Futura) e Andrea Zafferani (Repubblica Futura)






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