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Giovani DC e gli esempi di buona politica: Marco Follini traccia il ritratto di Aldo Moro, uomo "timido e fragile"

Nell'incontro della Scuola di Formazione Politica la presentazione del libro " Via Savoia: il labirinto di Aldo Moro"

di Monica Fabbri
15 giu 2022

Cultura, esperienza, capacità di ascolto e dialogo. I Giovani Democratico Cristiani colgono la lezione di Aldo Moro, la cui parabola politica ed umana è raccontata da Marco Follini nel libro “Via Savoia”, che lo stesso autore definisce “fuori dal tempo”. “La stagione di Moro era un'altra. Ma quello che interessa tutti e anche i più giovani – spiega Follini - è riflettere su una stagione in cui la democrazia è cresciuta, ha attraversato sfide molto sanguinose - la fine di Moro è un esempio tragico - ma ha saputo tenere fermi i suoi ideali”.

Nella volontà - che è anche una sfida - di mettere al centro dell'azione partiti e persone, i GDC trovano nella figura del leader democristiano un esempio di alta politica. Occasione per ricordare il suo impegno, il profondo senso dello Stato e del bene comune, oltre il calvario di quei 55 terribili giorni.




“Per noi giovani degli anni 70 – ricorda Follini, giovanissimo testimone dell’ultima fase della vita della Dc – Moro era un riferimento prezioso”. Lo era perché sentivamo in lui una straordinaria capacità di ascolto. Era un uomo che passava il suo tempo dentro i corridoi del Palazzo, ma frequentava quei corridoi avendo sempre una grandissima sensibilità per tutto quello che stava fuori. Fuori dai Palazzi in quegli anni c'eravamo noi, e dialogare con un uomo così importante, così solenne, ha arricchito tanti di noi”.

Dietro al politico, un uomo dall'animo tormentato e fragile. Un ritratto personale che non è stato quasi mai raccontato. “Moro era un uomo timido e fragile, cosa che naturalmente contrasta con i luoghi comuni. Era anche un uomo molto imponente, importante, ti metteva un po' di soggezione. Però fondamentalmente intuivi che in lui c'era una sorta di fragilità, e questo messaggio, il fatto che il potere possa essere fragile, l'ho sempre tenuto fermo come un punto importante sia della mia azione politica quando mi muovevo, sia della riflessione adesso che cerco di pensare di più”.





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