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Pasolini (Su): Giù le mani dai pensionati

7 nov 2012
Pasolini (Su): Giù le mani dai pensionati
Nessuno deve essere lasciato indietro. È questo il principio di fondo del moderno stato sociale, un modello che persino gli Stati Uniti cominciano ad apprezzare.
Sinistra Unita ha sempre messo al primo posto i problemi della parte debole della popolazione, anche quando sembra che ne parli poco, come sta avvenendo in questa campagna elettorale.
Ma c’è una ragione precisa. Abbiamo detto e scritto che oggi il Paese vive un’emergenza e quindi servono misure straordinarie per mettere sui binari giusti la macchina della crescita economica e del lavoro.
Su queste emergenze abbiamo concentrato la nostra attenzione e stiamo parlando con tutti i cittadini affinché si rendano conto che lo spazio per mezze politiche o sciocche promesse elettorali (come un impiego pubblico di antica memoria) non c’è più.
Per questa ragione non abbiamo sottolineato problemi come quello delle pensioni, delle famiglie con seri problemi sociali ed educativi o della revisione dell’assegno di accompagnamento che non è più sufficiente.
Noi, per fortuna, non dobbiamo inventare niente; sono temi sui quali lavoriamo da anni e sappiamo bene quali sono i nostri punti fermi.
Chi va in pensione ha diritto ad una vita dignitosa e sicura e il denaro che riceve deve metterlo nelle condizioni di essere autosufficiente.
E se mai fosse necessario cambiare qualche aspetto delle leggi attuali c’è una regola da rispettare, sempre: qualunque decisione andrà preso con il consenso di chi in pensione c’è o sta per arrivarci e siamo certi che le organizzazioni sindacali faranno sentire alta la loro voce
Non esistono altre soluzioni, perché un paese viene governato solo quando c’è il convinto sostegno dei cittadini.
Oggi dobbiamo vincere questa partita, perché senza di noi il Paese rischia un brutale tracollo politico e sociale ed economico.

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