La voglia di riprendersi subito la Serie B perduta è chiara: mercato super e partenza sprint per il Vicenza di Colombo che stende un Gubbio nato invece per navigare altri mari e possibilmente sopravvivere. Mezz'oretta di convenevoli e vantaggio veneto. Bangu con il contagiri fa scattare De Giorgio che tiene di spalla e d'esperienza e incrocia. Il Menti viene giù, il Gubbio viene meno. La partita finisce al 45' quando la fase d'uscita della difesa egubina è piuttosta lenta, Ferrari prende posizione e Pedrelli fa quello che può, cioè lo stronca. Rigore ed espulsione per cui quando il trentaquattrenne ex Crotone si presenta sul dischetto scorrono di fatto i titoli di coda. La ripresa è quindi un allenamento lungo nel quale il Vicenza domina a piacimento e l'uomo in più è solo un aspetto della vicenda. Beruatto cerca ancora De Giorgio, niente. E se il Gubbio prova a dar segni di sé lo fa affidandosi a sporadici calci piazzati. Quello di Ciccone è una buona idea montata su un paio di piedi da C. Per il resto lo showtime vicentino riprende come esercizio stilistico che porta l'indemoniato De Giorgio a provare da fuori. Romizi per Bianchi, Ferrari fa volare Volpe e tris servito dall'angolo, va alto Alimi e schiaccia dentro. Vicenza avanti con la fanfara, Gubbio buono per la prossima.
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