Paolo Andreucci ha vinto il rally d’Adriatico consolidando il primato in classifica generale. Una gara dai due volti.
Umberto Scandola al volante della Skoda Fabia super 2000 ha dominato la prima tappa, aggiudicandosi due delle quattro prove speciali e chiudendo con un vantaggio di 12 secondi su Andreucci, che nel frattempo aveva fatto segnare il miglior tempo negli altri tratti cronometrati.
La rimonta del portacolori di casa Peugeot è cominciata fin dalla prima prova speciale della seconda tappa, quando Andreucci ha portato a soli sette secondi il ritardo da Umberto Scandola.
Il sorpasso è arrivato nella settima prova, quando il pilota toscano ha fatto segnare per l’ennesima volta il miglior tempo in prova speciale. Quello di Andreucci è stato un autentico show, con la vittoria in sette delle dieci prove speciali disputate.
Bravo ma non fortunato Umberto Scandola. Una foratura nella penultima prova ha vanificato l’ultimo disperato tentativo del pilota veronese di riconquistare il primato.
Sul podio anche Mauro Trentin e Alice De Marco. L’equipaggio veneto con la Peugeot 207 ha conquistato il terzo posto assoluto e la vittoria nella speciale classifica del trofeo terra che Trentin guida a punteggio pieno dopo il primo posto nel rally della Conca Doro.
Weekend da dimenticare per i piloti sammarinesi, nonostante abbiamo recitato un copione da protagonisti assoluti nella gara marchigiana.
Daniele Ceccoli è stato vittima di un cappottamento nella penultima prova speciale, quando occupava il terzo posto assoluto.
Stessa sorte per Loris Baldacci costretto al ritiro nell’ultimo tratto cronometrato, mentre stava lottando con Renato Travaglia per la sesta posizione della classifica generale.
La penultima prova speciale è stata fatale anche al terzo sammarinese in gara, Danilo Tomassini ritiratosi con la Subaru Impreza gruppo N.
In classifica generale Paolo Andreucci sale a quota 68 punti, diciassette in più di Umberto Scandola, l’unico in grado di infastidire il pluricampione italiano.
Palmiro Faetanini
Umberto Scandola al volante della Skoda Fabia super 2000 ha dominato la prima tappa, aggiudicandosi due delle quattro prove speciali e chiudendo con un vantaggio di 12 secondi su Andreucci, che nel frattempo aveva fatto segnare il miglior tempo negli altri tratti cronometrati.
La rimonta del portacolori di casa Peugeot è cominciata fin dalla prima prova speciale della seconda tappa, quando Andreucci ha portato a soli sette secondi il ritardo da Umberto Scandola.
Il sorpasso è arrivato nella settima prova, quando il pilota toscano ha fatto segnare per l’ennesima volta il miglior tempo in prova speciale. Quello di Andreucci è stato un autentico show, con la vittoria in sette delle dieci prove speciali disputate.
Bravo ma non fortunato Umberto Scandola. Una foratura nella penultima prova ha vanificato l’ultimo disperato tentativo del pilota veronese di riconquistare il primato.
Sul podio anche Mauro Trentin e Alice De Marco. L’equipaggio veneto con la Peugeot 207 ha conquistato il terzo posto assoluto e la vittoria nella speciale classifica del trofeo terra che Trentin guida a punteggio pieno dopo il primo posto nel rally della Conca Doro.
Weekend da dimenticare per i piloti sammarinesi, nonostante abbiamo recitato un copione da protagonisti assoluti nella gara marchigiana.
Daniele Ceccoli è stato vittima di un cappottamento nella penultima prova speciale, quando occupava il terzo posto assoluto.
Stessa sorte per Loris Baldacci costretto al ritiro nell’ultimo tratto cronometrato, mentre stava lottando con Renato Travaglia per la sesta posizione della classifica generale.
La penultima prova speciale è stata fatale anche al terzo sammarinese in gara, Danilo Tomassini ritiratosi con la Subaru Impreza gruppo N.
In classifica generale Paolo Andreucci sale a quota 68 punti, diciassette in più di Umberto Scandola, l’unico in grado di infastidire il pluricampione italiano.
Palmiro Faetanini
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