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La Federcalcio sammarinese ha aderito al progetto Calcio Sicuro

17 dic 2009
Era il 26 gennaio 2004. L'attaccante del Benfica, il 24ennne nazionale ungherese Miklos Feher, si è accasciato a terra colpito da arresto cardiaco. Inutili i soccorsi prestati al giocatore che, tra la disperazione dei colleghi, è deceduto sul campo di gioco. E’ il video shock mostrato dal primario di cardiologia Liano Marinelli che testimonia ciò che può accadere anche ai massimi livelli. Tutt’ora l’Europa non ha affrontato il problema e diverse strutture sportive sono prive di defibrillatore. San Marino da anni ha come obiettivo la divulgazione dell’educazione sanitaria rispetto alle problematiche dell’emergenza. Postazioni fisse sono dislocate su gran parte del territorio, ma oggi c’è un ulteriore salto di qualità. Progetto Calcio Sicuro. Sette totem e quattro cabine-muro, saranno applicate su ogni campo sportivo della Repubblica. Marinelli non ha nascosto la sua emozione per un progetto pilota che non riguarda solo il calcio, ma tutte le manifestazioni sportive come il rugby, l’atletica leggera, le lezioni di educazione fisica delle scuole, il pubblico che assiste, il semplice amatore che utilizza la struttura. Qualsiasi persona può servirsi della macchina per prestare soccorso, è stata infatti studiata e costruita, per renderla fruibile a tutti. “La salute degli atleti viene prima di ogni aspetto tecnico” ha detto Crescentini. “Rendere sicuro il calcio e non solo, è una priorità, un dovere, abbiamo aderito immediatamente al progetto che arricchiremo ulteriormente con la presenza di 40 addetti delle società formati ai corsi specifici tenuti dal personale infermieristico del reparto di cardiologia e degli istruttori del Progetto Cuore."

Lorenzo Giardi

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