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Morri sulla Shoah: “Ricordiamo per costruire qualcosa di diverso”

28 gen 2009
Nel lager
Nel lager
Un messaggio di speranza quello lanciato dal Segretario all’Istruzione Romeo Morri agli alunni delle medie di Fiorentino, ed un invito a porsi degli interrogativi, al di là delle ricostruzioni storiche. Anche i Capitani Reggenti hanno voluto, con la loro presenza, testimoniare il valore che assume la Giornata della Memoria per le nuove generazioni, perché non è un rito che si tramanda ma un dovere che si ha il dovere di adempiere.
“Non sempre negli ultimi 50 anni c’è stata piena coscienza di quanto è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale” ha detto Morri ad un giovane pubblico particolarmente attento. “L’umanità ha scelto la strada di un lungo silenzio per cercare di rimuovere un’esperienza troppo forte e violenta”. Ma negli ultimi dieci anni c’è stata una forma di liberazione collettiva: materiale sull’olocausto è stato sottratto all’oblio e tanti uomini hanno raccontato la loro terribile esperienza.
“Autori come Primo Levi - ha ricordato Morri - hanno fornito la traccia per ripartire. Il compito morale del ricordo è fondamentale per conoscere il male e creare un futuro diverso. Considerare lo straniero come un nemico - scrive Levi - è la premessa di una catena che porta ai lager. Noi dobbiamo operare - ha concluso Morri - affinché i giovani costruiscano un futuro da condividere”.

Monica Fabbri

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