Ancora un grave attentato in Siria, è di almeno 16 morti e 25 feriti il primo bilancio di un attacco con autobomba avvenuto a sud di Damasco questa mattina. Lo riferiscono media libanesi, mentre la tv di Stato siriana conferma l'accaduto ma non fornisce il bilancio delle vittime.
Trovano conferma intanto - nelle parole di un responsabile americano - le dichiarazioni rese al New York Times sull'uso degli Scud da parte del regime di Assad contro i ribelli. Diplomazia americana che si spinge oltre, visto che sinora aveva parlato di "missili" e bombe incendiarie. Il numero totale dei missili Scud sparati sarebbe superiore a sei, e gli obiettivi: zone controllate dall'Esercito Libero Siriano, il maggiore gruppo armato di insorti siriani. Non è chiaro se il lancio di missili abbia provocato vittime. Sul campo intanto un'altra giornata di violenza, sarebbero 5 le vittime solo ieri, e quattro diverse esplosioni hanno scosso Damasco e un sobborgo, causando danni materiali e almeno un morto secondo i media ufficiali. da MarraKesh, il Gruppo dei Paesi amici della Siria, formato da Paesi arabi e occidentali ostili al regime di Bashar al-Assad, hanno formalmente dichiarato la Coalizione nazionale delle opposizioni come "unica legittima rappresentante" del popolo siriano.
Trovano conferma intanto - nelle parole di un responsabile americano - le dichiarazioni rese al New York Times sull'uso degli Scud da parte del regime di Assad contro i ribelli. Diplomazia americana che si spinge oltre, visto che sinora aveva parlato di "missili" e bombe incendiarie. Il numero totale dei missili Scud sparati sarebbe superiore a sei, e gli obiettivi: zone controllate dall'Esercito Libero Siriano, il maggiore gruppo armato di insorti siriani. Non è chiaro se il lancio di missili abbia provocato vittime. Sul campo intanto un'altra giornata di violenza, sarebbero 5 le vittime solo ieri, e quattro diverse esplosioni hanno scosso Damasco e un sobborgo, causando danni materiali e almeno un morto secondo i media ufficiali. da MarraKesh, il Gruppo dei Paesi amici della Siria, formato da Paesi arabi e occidentali ostili al regime di Bashar al-Assad, hanno formalmente dichiarato la Coalizione nazionale delle opposizioni come "unica legittima rappresentante" del popolo siriano.
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