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Strage del parassita, castagne in crescita del 25%

8 ott 2017
Strage del parassita, castagne in crescita del 25%
Le castagne erano a forte rischio a causa degli attacchi di una parassita proveniente dalla Cina che ha invaso i boschi e decimato i raccolti dell'ultimo decennio. Ad oggi però il trend, a detta anche della Coldiretti, sembra invertito con un aumento della raccolta del 25%.

Le prime stime fotografano in realtà una situazione molto disomogenea anche in funzione della siccità, con aumenti dal Veneto alla Lombardia e dal Piemonte alla Campania che è la principale regione produttrice mentre - sottolinea l'Associazione dei Coltivatori - cali si rilevano fino 40% in Toscana e in Emilia-Romagna ma in contrazione risulta anche la produzione in Calabria. Il raccolto di castagne Made in Italy si dovrebbe attestare quest'anno tra i 25 e i 30 milioni di chili, che è comunque la metà di quello di dieci anni fa.

L'inversione di tendenza è dovuta al successo della lotta al 'Dryocosmus kuriphilus', il parassita che provoca nella pianta la formazione di galle. Sono ingrossamenti delle gemme di varie forme contro il quale è stata avviata una guerra biologica con lo sviluppo dell'insetto Torymus sinensis, antagonista naturale. Nonostante la ripresa della produzione nazionale, resta alto il rischio - continua Coldiretti - di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Grecia. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull'origine delle castagne messe in vendita in Italia.

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