FORMAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE, INIZIA IL 'LIVELLO 2': 38 GLI AGENTI COINVOLTI
L’attività è affidata al Dipartimento di Scienze Umane, che in febbraio dà il via anche al Master in Comunicazione e al Corso di Alta Formazione per Tecnico di Apprendimento, che ha già formato 128 professionisti
Contrasto alla violenza di genere, Comunicazione e Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Questi gli ambiti su cui si concentrano le attività del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino in queste settimane. In febbraio, infatti, iniziano tre diversi percorsi didattici che formeranno professionisti e addetti ai lavori nei tre settori.
Si inizia il 2 febbraio con gli operatori delle forze dell’ordine impegnati nel contrasto alla violenza di genere, che tornano sui banchi alla luce della formazione obbligatoria legata alla normativa sammarinese sulla “prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere”. L’attività formativa, iniziata nel 2012 attraverso un piano elaborato dal Dipartimento di Scienze Umane in accordo con l’Authority per le Pari Opportunità, ha interessato in passato tutta la rete di soggetti chiamata a intervenire in questo ambito, come operatori socio-sanitari, insegnanti, addetti ai lavori delle realtà scolastiche e forze dell’ordine. Da ora, con il via al secondo livello di formazione, più specifico, l’attività sarà circoscritta a un nucleo selezionato di agenti in divisa che coinvolgerà gli alti livelli di Gendarmeria, Polizia Civile e Guardia di Rocca, con 38 figure divise fra marescialli, ispettori, brigadieri e comandanti. Fra le tematiche in programma: le normative italiane e sammarinesi, l'approccio alla vittima con le modalità di ricezione e trattazione di una denuncia, la trattazione specifica di alcuni casi e in particolare di un femminicidio, dalle indagini della polizia giudiziaria alla fase processuale.
Il 13 febbraio suonerà invece la prima campanella per gli iscritti al Master biennale di primo livello in Comunicazione, arrivato alla sua sedicesima edizione. In cattedra, fra gli altri, professionisti provenienti da affermate aziende del mondo dell’economia e dell’industria farmaceutica, ma anche dei musei e delle agenzie di pubblicità.
Meno di una settimana più tardi, il 19 febbraio, si darà il via alla quinta edizione del Corso di Alta Formazione per Tecnico di Apprendimento, rivolto agli operatori intenzionati a impadronirsi delle più aggiornate strategie per aiutare i ragazzi in difficoltà nel percorso scolastico. Nato da un’intuizione dello staff del professor Giacomo Stella, fondatore dell'Associazione Italiana Dislessia e Ordinario di Psicologia Clinica nell'Università di Modena e Reggio Emilia, il Corso ha l’obiettivo di formare personale qualificato a operare con studenti con difficoltà specifiche di apprendimento e promuovere la loro autonomia all’interno di progetti come i 'Doposcuola specialistici per alunni con DSA'. La peculiarità del Corso è di aver individuato, formato e inserito nel mercato del lavoro una nuova figura professionale, il tecnico dell’apprendimento, un educatore specializzato nell’ausilio all’apprendimento speciale. Nelle prime quattro edizioni del Corso sono stati formati 128 professionisti.
Il percorso di formazione delle figure che operano nel settore dei DSA coinvolge anche i Master di primo e secondo livello sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento diretti dal professor Stella. A proposito, il 22 gennaio scorso hanno preso il via due nuove edizioni organizzate dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino in collaborazione con gli Atenei di Urbino e di Modena e Reggio Emilia. Il Master di primo livello in Tecniche per la Rieducazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il Master di secondo livello in Valutazione e Trattamento Neuropsicologici dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento stanno formando circa 70 studiosi della materia.
L’attività è affidata al Dipartimento di Scienze Umane, che in febbraio dà il via anche al Master in Comunicazione e al Corso di Alta Formazione per Tecnico di Apprendimento, che ha già formato 128 professionisti
Contrasto alla violenza di genere, Comunicazione e Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Questi gli ambiti su cui si concentrano le attività del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino in queste settimane. In febbraio, infatti, iniziano tre diversi percorsi didattici che formeranno professionisti e addetti ai lavori nei tre settori.
Si inizia il 2 febbraio con gli operatori delle forze dell’ordine impegnati nel contrasto alla violenza di genere, che tornano sui banchi alla luce della formazione obbligatoria legata alla normativa sammarinese sulla “prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere”. L’attività formativa, iniziata nel 2012 attraverso un piano elaborato dal Dipartimento di Scienze Umane in accordo con l’Authority per le Pari Opportunità, ha interessato in passato tutta la rete di soggetti chiamata a intervenire in questo ambito, come operatori socio-sanitari, insegnanti, addetti ai lavori delle realtà scolastiche e forze dell’ordine. Da ora, con il via al secondo livello di formazione, più specifico, l’attività sarà circoscritta a un nucleo selezionato di agenti in divisa che coinvolgerà gli alti livelli di Gendarmeria, Polizia Civile e Guardia di Rocca, con 38 figure divise fra marescialli, ispettori, brigadieri e comandanti. Fra le tematiche in programma: le normative italiane e sammarinesi, l'approccio alla vittima con le modalità di ricezione e trattazione di una denuncia, la trattazione specifica di alcuni casi e in particolare di un femminicidio, dalle indagini della polizia giudiziaria alla fase processuale.
Il 13 febbraio suonerà invece la prima campanella per gli iscritti al Master biennale di primo livello in Comunicazione, arrivato alla sua sedicesima edizione. In cattedra, fra gli altri, professionisti provenienti da affermate aziende del mondo dell’economia e dell’industria farmaceutica, ma anche dei musei e delle agenzie di pubblicità.
Meno di una settimana più tardi, il 19 febbraio, si darà il via alla quinta edizione del Corso di Alta Formazione per Tecnico di Apprendimento, rivolto agli operatori intenzionati a impadronirsi delle più aggiornate strategie per aiutare i ragazzi in difficoltà nel percorso scolastico. Nato da un’intuizione dello staff del professor Giacomo Stella, fondatore dell'Associazione Italiana Dislessia e Ordinario di Psicologia Clinica nell'Università di Modena e Reggio Emilia, il Corso ha l’obiettivo di formare personale qualificato a operare con studenti con difficoltà specifiche di apprendimento e promuovere la loro autonomia all’interno di progetti come i 'Doposcuola specialistici per alunni con DSA'. La peculiarità del Corso è di aver individuato, formato e inserito nel mercato del lavoro una nuova figura professionale, il tecnico dell’apprendimento, un educatore specializzato nell’ausilio all’apprendimento speciale. Nelle prime quattro edizioni del Corso sono stati formati 128 professionisti.
Il percorso di formazione delle figure che operano nel settore dei DSA coinvolge anche i Master di primo e secondo livello sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento diretti dal professor Stella. A proposito, il 22 gennaio scorso hanno preso il via due nuove edizioni organizzate dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino in collaborazione con gli Atenei di Urbino e di Modena e Reggio Emilia. Il Master di primo livello in Tecniche per la Rieducazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il Master di secondo livello in Valutazione e Trattamento Neuropsicologici dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento stanno formando circa 70 studiosi della materia.
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