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Il computer "zero" italo-cinese anni 60

Il progetto del primo elaboratore italiano della Olivetti in un fumetto di Rocchi-Demonte dal titolo LA MACCHINA ZERO pubblicato da Solferino Editore racconta di ELEA l'Elaboratore Elettronico Aritmetico

di Francesco Zingrillo
12 nov 2021

“La macchina zero” nasce da un incontro (intuito e creatività industriali) dell'ingegnere italo-cinese MARIO TCHOU con ADRIANO OLIVETTI. Una graphic novel sugli uomini di ELEA 9003, il primo computer a elementi solidi, macchina che apre all'alta tecnologia moderna nata da una scommessa vinta negli anni precedenti al 1960-61 tra New York e Ivrea. Sono passati sessant'anni è il mondo è cambiato anche grazie a questa intuizione italiana codificata negli States. Una nuova era nata da un progetto ingegneristico e logistico che segna il passaggio epocale dalla meccanica all'informatica. L'anno zero coincide con le figure di Tchou insieme a Olivetti e dopo la loro morte (dal 1962 in poi) ha dato corso alla tecnologia moderna... “le cose stavano cambiando rapidamente” ma in Olivetti lo sapevano già. Una storia simbolica che ci ricorda quanto un'amicizia possa trasformare la realtà dando senso alla nostra vita.

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