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Dollaro in caduta libera, cresce l’oro e il petrolio

15 ott 2009
Wall Street in calo dopo l’exploit di ieri. Sono le trimestrali dei due colossi finanziari Usa Goldman Sachs e Citigroup che fanno perdere al Dow Jones lo 0,30% e portano il Nasdaq a cedere lo 0,50%. un dato negativo che incidono anche sulle borse europee che chiudono in calo. Wall Street non ha ripetuto il miracolo di ieri con il Dow Jones che ha superato la soglia psicologica dei 10mila punti e sembrava aver azzerato il rosso del post fallimento Lehman Brothers. Oggi non è bastato nemmeno il dollaro debole che però continua a spingere l’oro, ormai a quota 1.070 dollari l’oncia con la previsione che entro l’anno toccherà i 1.100 dollari. Che fa salire il prezzo delle materie prime con il petrolio a quota 76 dollari condizionato dai dati delle riserve americane e con l’euro che non è mai stato così forte rispetto al biglietto verde. A Wall Street però resta il dato che riguarda i minimi che segnano un progresso pari al 53%, dovuto al riaccendersi dell’economia reale. Nonostante i tentennamenti borsistici il recupero in atto alimenta negli investitori una ritrovata propensione al rischio con la conseguente necessità di riparasi dall’inflazione, investendo proprio in oro, metalli e materie prime.

Myriam Simoncini

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